Al Santuario della Civita la giornata di ringraziamento per neo-assunti, circa 2000 partecipanti.

Padre Antonio Rungi

“La prima giornata di ringraziamento al Signore e alla Beata Vergine Maria, che si è svolta al Santuario mariano della Civita, in Itri, per i neo-assunti e le neo-assunte ad un lavoro stabile sul territorio nazionale e mondiale, ha visto un’ampia partecipazione dei fedeli, dalla prima messa delle ore 8 fino alle ore 19, ultima celebrazione, presieduta dal padre Antonio Rungi, delegato aricivescovile per la vita consacrata della diocesi di Gaeta, tenuta all’aperto con oltre 400 fedeli. In tutta la giornata dell’Assunta al santuario della Civita sono arrivati fedeli e devoti da varie parti d’Italia e dall’Estero per prendere parte alle celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria e pregare per chi attende un lavoro. Fin dalle prime ore del mattino il santuario è stato meta dei pellegrini, di intere famiglie e di giovani. Alle ore 8 ha celebrato padre Emiddio Pentrina, Rettore del Santuario, alle 9 padre Francesco Vaccelli, alle 10,30 padre Cherubino Di Feo, alle ore 12 padre Antonio Rungi. Nel pomeriggio, con il santuario rimasto aperto anche durante il tempo di pranzo e siesta, alle ore 17 ha celebrato nuovamente padre Cherubino Di Felo e alle ore 18 hanno concelebrato padre Emiddio Petringa e padre Giuseppe Comparelli, che ha tenuto omelia; alle 19 come si diceva la solenne celebrazione all’aperto con diverse centinaia di fedeli. Celebrazione presieduta da padre Antonio Rungi e alla quale hanno partecipato fedeli di ogni età ed intere famiglie.

Padre Antonio Rungi

“E’ stata una giornata di spiritualità, di preghiera, ringraziamento e di impetrazione, espressi mediante la partecipazione attiva e sentita alle sette messe celebrate al santuario per un numero di oltre 2000 fedeli”, precisa padre Antonio Rungi, addetto stampa del Santuario. “Durante le messe i passionisti che hanno officiato le varie celebrazioni oltre a far riferimento al mistero dell’Assunzione al cielo della Beata Vergine Maria, hanno parlato della necessità di lavorare soprattutto per i giovani e per chi ha famiglia. Una preghiera finale, composta per la circostanza è stata recitata prima della benedizione finale indirizzata soprattutto verso quei giovani ed adulti -ha evidenziato padre Rungi – che sperano di continuare a lavorare, dopo la prima positiva esperienza fatta in tempo di pandemia. Ed è quello che auguriamo ai neo-assunti e neo-assunti o ai prossimi lavoratori che a settembre potranno sperare in un lavoro se non definitivo, almeno a tempo determinato”.