Chiusura del locale a Ponza, le sottolineature della società di gestione

Riceviamo e pubblichiamo richiesta di rettifica in merito all’articolo sulla chiusura del locale Blue Moon a Ponzaa cui nelle scorse ore ha fatto seguito anche una nota della Guardia Costiera.

“Gentile redazione di h24notizie,


la sottoscritta Fabiana Verola, in qualità di amministratore della Banchina Mamozio s.r.l. e in qualità di socio di maggioranza, con questa mail di rettifica, ci tenevo a precisare alcuni particolari nelle notizie da voi riportate riguardo il sequestro del locale Blue Moon in località isola di Ponza.

Ci tenevo a comunicarvi che nonostante quanto da voi dichiarato, la società Blue Moon srl non è più la proprietaria del locale da voi indicato, ma ha cambiato gestione. Ad oggi il vecchio locale non è più esistente in quanto i vecchi soci hanno ceduto le rispettive attività a terzi, con la quale uno ha aperto una pizzeria, e l’altro ha dato in affitto la sua attività alla nostra società con la quale abbiamo aperto un ristorante di sushi e cocktail bar, di fatto dividendo anche in termini di spazi quelle che erano le aree utilizzate dal locale Blue Moon le scorse stagioni. Detto questo ci tengo ad aggiungere che, dopo avervi anticipatamente spiegato la situazione societaria, ciò che scrivete nell’articolo, parlando di incredibili assembramenti nelle scorse stagioni, di reiterati sequestri, e soprattutto il voler collegare la morte del Pozzi per dare un “audience” all’articolo, mi risulta cosa molto sgradita. Capisco il voler fare giornalismo ad ogni costo, ma non vi rendete conto del danno d’immagine che state procurando ad un attività e ad una società appena aperta, essendo estranei dai fatti antecedentemente accaduti.  Per quanto scritto sopra si attende rettifica immediata dell’articolo da voi presentato con formali scuse alla Banchina Mamozio srl, in caso contrario agiremo per tutte le vie legali che ci competono, con annesse richieste di risarcimento danni. Certi di un vostro riscontro, distinti saluti Fabiana Verola.”