“Acqualatina deve condonare a molti utenti i consumi non pagati”. La lettera in Regione

“Purtroppo, non è una commedia di Plauto. Il nostro gestore (Acqualatina), con chilometri di tubazioni da riparare e migliaia di euro da investire, deve condonare a molti utenti i consumi non pagati“. Lo scrive l’associazione Comunità Lazio Meridionale ed Isole Pontine, con base a Formia, in una missiva inviata all’attenzione del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e del presidente della Provincia di Latina, nonché dell’Ato 4, Carlo Medici.

“Con l’entrata in vigore della disciplina introdotta dalla L. 205/17, con cui il legislatore ha inteso sanzionare l’inefficienza dei gestori con il chiaro obiettivo di combattere le famose ‘maxi bollette’, il nostro gestore idrico, che da sempre si contraddistingue per una gestione disinvolta anche del denaro, è costretto ad azzerare crediti relativi a morosità pregresse per il recupero delle quali non si è attivato nei termini di legge.


È così che oggi invia fatture con importi ‘prescritti’ per consumi risalenti a più di due anni e che non sarà più possibile recuperare. A quanto ammontano le somme dell’intero Ato 4 per le quali il Gestore non si è preoccupato di attivarsi quando era possibile? Che danno verrà inferto alle casse di Acqualatina e, quindi, anche agli utenti sempre ligi nei pagamenti? Chi pagherà per i mancati introiti nella società? Quante riparazioni si potevano fare o dividendi ripartire con le somme non incassate?

È di tutta evidenza, da un lato, che gli amministratori nel tempo succedutisi non hanno affatto adempiuto i doveri con diligenza e devono rispondere dei danni subiti dalla società e, dall’altro, che i soci non hanno esercitato il loro diritto/dovere di controllo sulla società.

Denunciamo pubblicamente, pertanto, un ulteriore profilo di mala gestio – che va a sommarsi agli innumerevoli altri denunciati in questi anni – che rende corresponsabile anche la parte pubblica per cui invitiamo ancora una volta i Sindaci ad attivarsi per un’ispezione amministrativa (che la nostra associazione richiede a gran voce dal 2017) per verificare tutti i conti del gestore, il contenzioso, l’effettivo utilizzo del mutuo contratto, lo stato dell’arte dei piani industriali, continuamente disattesi e riproposti e lo stato del recupero delle dispersioni amministrative”.