Lo rende noto il difensore dei due fratelli cileni Edoardo e Francisco Parente, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, che spiega come la vicenda avesse anche avuto dei risvolti mediatici importanti in Cile, con servizi anche anche sulle tv nazionali a seguito dell’operazione denominata “Anni 2000”.
La V Sezione della Suprema Corte di Cassazione, infatti, ha avrebbe annullato l’ordinanza per Francisco Parente, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, e per Edoardo Parente, assistito dagli Avvocati Cardillo Cupo e Biasillo.
“La Suprema Corte – ha sottolineato il difensore Cupo – ha ritenuto insussistente l’ipotesi associativa di cui all’articolo 74 del DPR per carenza di gravità indiziaria. I miei assistiti si sono ritrovati coinvolti in un vortice mediatico internazionale per nulla; che a Castelforte non esistesse alcuna associazione di narcotraffico emergeva, a nostro avviso, da subito ma purtroppo l’abitudine di anticipare giudizi, confondendo indagini con sentenze, è un malcostume largamente diffuso.”