Gina Cetrone è tornata completamente libera.
L’imprenditrice ed ex consigliera regionale di centrodestra, accusata di aver ingaggiato il clan Di Silvio per compiere estorsioni e gestire la sua campagna elettorale a Terracina nel 2016, in particolare relativamente all’affissione di manifesti, è imputata nel processo denominato Scheggia.
Il 2 luglio il Tribunale di Latina, accogliendo la richiesta di revoca formulata dal difensore della Cetrone, l’avvocato Lorenzo Magnarelli, ha eliminato per l’imputata anche la misura dell’obbligo di dimora.
“E’ sicuramente la fine di un duro percorso affrontato dalla Signora Gina Cetrone lungo il quale la stessa si è sempre difesa attivamente mediante molteplici interrogatori ed elementi concreti nell’ambito di una strategia difensiva che dal 29 gennaio 2020 al 2 luglio 2021, mediante numerose iniziative intraprese davanti al Tribunale del Riesame, davanti alla Corte di Cassazione e davanti al Tribunale di Latina, raccogliendo di volta in volta elementi utili alla difesa, ha scardinato l’originaria custodia carceraria fino al raggiungimento della totale libertà. E’ l’unica posizione nel processo che abbia ottenuto e raggiunto la piena libertà. Il tutto, in un momento in cui il processo è ancora in corso con la prossima udienza fissata al 7 settembre 2021“, sostiene l’avvocato Magnarelli.