Docenti, concorsi STEM al via per oltre 60mila aspiranti al ruolo

Sono stati pubblicati i primi calendari con le date delle prove scritte del concorso ordinario per docenti nelle materie tecnico scientifiche dette STEM. I posti messi a disposizione sul territorio nazionale sono 6.129, per un totale di 60.521 candidati iscritti che aspirano all’immissione in ruolo. Nel Lazio si contano 466 posti a bando, suddivisi tra le varie discipline (21 per fisica, 76 per matematica, 90 per matematica e fisica, 232 per matematica e scienze nelle scuole di I grado, 47 per informatica).

«Nonostante i proclami sbandierati dal Governo, le procedure per l’espletamento del concorso vanno avanti lentamente – afferma la coordinatrice della Gilda Insegnanti di Latina, Patrizia Giovannini – sebbene la prima prova scritta sia calendarizzata dal 2 all’8 luglio. Inoltre, a dispetto della semplificazione annunciata dal Ministero, non è stata annullata la prova pratica prevista dal precedente bando».


La Gilda ha presentato gli emendamenti al Decreto Sostegni bis (D.L. n. 73/2021) per modificare gli articoli 58 e 59 inerenti il settore dell’istruzione, nei quali si parla anche delle prove concorsuali. «Tuttavia, ad oggi, non ci sono certezze rispetto ai contenuti delle prove scritte né delle sedi che le ospiteranno» sottolinea Giovannini. «Il decreto deve ancora essere convertito in legge, pertanto – precisa la sindacalista – permangono le incertezze e l’approssimazione del procedimento a scapito degli aspiranti che faticano ad orientarsi nel programma di studio e preparazione agli scritti».

L’obiettivo di questa corsa per svolgere un concorso in due mesi era accelerare sulle materie Stem, quelle con più bisogno di riassorbimento e assunzioni, per arrivare all’avvio del nuovo anno scolastico coprendo tutte le cattedre vacanti. «Ci chiediamo come sarà possibile rispettare questi tempi e scrutinare tutti i partecipanti quando le operazioni e le graduatorie del concorso straordinario per la scuola secondaria del 2020 non sono state ancora concluse né definite» sostiene la segretaria della Gilda, ricordando che c’è voluto più di un anno per concretizzare un concorso straordinario semplificato con una sola prova scritta. «Ora si vorrebbe procedere in soli due mesi con un’azione che coinvolge oltre 60mila candidati. Ci si continua a muovere con approssimazione – denuncia Giovannini – e senza ascoltare i professionisti del mondo della scuola che operano da anni sul campo e conoscono le reali esigenze e  condizioni del settore».

Come anticipato nell’assemblea pubblica tenuta il 9 giugno scorso, la Gilda conferma lo stato di agitazione annunciato per settembre, con il coinvolgimento della categoria in una serie di iniziative di mobilitazione non solo nei confronti dei concorsi, ma anche rispetto ai gravi ritardi accumulati su più fronti, alla questione del rinnovo contrattuale, alla necessità di un nuovo e più concreto Patto per la scuola. «L’impegno del sindacato continuerà anche nei mesi estivi per tutelare tutto il personale scolastico, senza dimenticare di segnalare i problemi ancora irrisolti legati alla riapertura delle scuole, dalla sicurezza e prevenzione negli istituti alle classi pollaio».