Da una bufala all’altra: il consigliere regionale Barillari continua. E si erge a vittima

Incorreggibile. Dopo aver abbracciato l’ennesima fake news, il consigliere della Regione Lazio Davide Barillari non fa nessun passo indietro. Anzi: ergendosi a vittima, passa all’attacco. Arrampicandosi sugli specchi. Ed appellandosi, manco a dirlo, alla “democrazia” e alla “libertà di espressione”. Termini quanto mai abusati, nell’occasione. Come se diffondere bufale in lungo e in largo, speculando oltretutto sulla salute altrui, fosse una normalissima manifestazione del libero pensiero. Senza contare che, nel tentativo di difendersi dal polverone da lui stesso creato, il rappresentante della massima assise regionale va incontro a un altro, clamoroso scivolone: si auto-smentisce. Non rendendosene minimamente conto. 


Ma veniamo ai fatti. Domenica su Twitter il politico a suo tempo espulso dal Movimento 5 Stelle, no vax duro e puro, ha messo in correlazione l’arresto cardiaco che sabato ha colpito in diretta televisiva il calciatore dell’Inter e della nazionale danese Christian Eriksen col vaccino anti-covid. Vaccinato. Cadono come mosche” ha scritto tra l’altro Barillari, con chiaro compiacimento. Peccato per lui che il giocatore non fosse vaccinato. Circostanza, questa, confermata anche in via ufficiale dall’amministratore delegato del club di appartenenza, Beppe Marotta.

Quella del ‘Barillo’ – così lo chiamavano negli ambienti pentastellati – era una bufala tout court. Una falsità che ha scatenato il putiferio. Eppure, dall’interessato nessuna scusa o dietrofront. Troppo difficoltosa, probabilmente, una presa di coscienza. Il consigliere regionale non ha trovato di meglio che rilanciare. Inquinando ancora una volta le acque, cercando di passare per vittima, e dando di nuovo spazio a fake news.

per tutti i ‘vergognaaaatidimettitiiii’ che la mandria impazzita di haters fantavax stanno vomitando su facebook per il caso Eriksen e per i giornalai che alimentano l’odio antivax: leggete questa notizia….”, scrive lunedì sulla sua pagina Facebook istituzionale. “Dramma in Germania. Il noto giocatore di Basket del Bayer Monaco, ex NBA nei Chicago Bulls, Paul Zipser, 27 anni, è stato colpito da una grave emorragia cerebrale. Malgrado i giornali italiani non riportino ulteriori dettagli, in Germania si ritiene ci sia un possibile nesso con il vaccino Covid Johnson&Johnson da poco somministrato all’atleta.
p.s.
Nella nostra democrazia esiste un principio chiamato ‘libertà di espressione’ (che nemmeno facebook o twitter possono censurare) e anche il DIRITTO di avere opinioni diverse da quello che dicono in televisione. Strano vero ?
Io continuo il mio lavoro: FARE DOMANDE. Continuo a chiedere dati ufficiali ed indipendenti sull’andamento di questa assurda pandemia e da mesi sto chiedendo (inutilmente) dati sulle reazioni avverse e sulla farmacovigilanza….
intanto la gente corre felice a vaccinarsi e ogni tanto qualcuno sta male, qualcuno muore, ma per la tv e i medici sono solo normalissimi ‘effetti collaterali….“.
Tralasciando le stoccate alla stampa e a quanti si sono indignati per la sua ultima uscita, ‘stranamente’ Barillari cita Eriksen ma glissa sulla notizia in sé. Nulla da dire sulla fake news; sul malore dovuto a un vaccino mai fatto dal malcapitato calciatore. Però, cianciando di democrazia e quant’altro, il consigliere regionale linka un articolo relativo a un altro malessere, l’emorragia cerebrale che ha colpito il cestista tedesco Paul Zipser. “In Germania si ritiene ci sia un possibile nesso con il vaccino Covid Johnson&Johnson da poco somministrato all’atleta”, sottolinea. Peccato che sia proprio il pezzo a cui si appiglia a smentirlo: nell’articolo si parla di una correlazione semplicemente sospettata nelle fasi iniziali, per poi lasciare spazio a un dato di fatto, il palesarsi di una “malformazione vascolare congenita” (QUI l’articolo).
Davide Barillari
Pure in questo caso, il ‘Barillo’ ha toppato. Con la toppa forse peggiore del buco. Ma, tronfio, non se ne accorge. A quanto pare, siamo alle solite: sfoderando una buona dose di supponenza, si prodiga nel far passare opinioni personali e bugie per incontestabili verità. Rivendicando il suo diritto a “fare domande”. Quali? Non è dato sapere, considerando che nei post in questione di punti interrogativi non se ne vedono. Ciò che si vede, al contrario, è pressappochismo a palate. Cospargersi il capo di cenere a fronte dei ripetuti scivoloni? Giammai. Meglio provare ad arringare i suoi fedelissimi, deviando l’attenzione in maniera a dir poco traballante.