Oscurato su ordine della Procura di Roma un sito internet, una community con oltre 17 mila iscritti di tutte le nazionalità, che forniva le istruzioni su come togliersi la vita.
Quattro i casi già accertati di suicidio a causa di quei messaggi, tra cui quello di un diciannovenne di Latina, che si è suicidato nel dicembre scorso a Roma, in un albergo.
E proprio dalla ricerca di verità dei genitori del giovane pontino ha preso il largo l’inchiesta del sostituto procuratore Giulia Guccione.
Il forum era accessibile dalla rete utilizzando un qualsiasi motore di ricerca, semplicemente digitando Sanctioned Suicide.
Si dialogava così in inglese con “voci” anonime.
Il 19enne si è tolto la vita ingerendo salnitro di sodio, una sostanza che si trova comunemente in commercio e che è utilizzata per la conservazione degli alimenti.
Le indagini, affidate alla Sezione di polizia giudiziaria aliquota Polizia di Stato ed al Compartimento polizia postale e delle comunicazioni Lazio, ora proseguono per scoprire l’identità di gestori o moderatori della community.