Asta nuova, ma problemi vecchi.
L’8 giugno verrà effettuato un nuovo tentativo di vendita, per via telematica, degli immobili del grattacielo Pennacchi di Latina, oggetto della proceduta immobiliare promossa dall’istituto di credito Dobank spa per via dell’esposizione debitoria della società titolare del complesso immobiliare.
A febbraio sono stati venduti solo due piccoli appartamenti e una cantina.
In vendita sono però stati messi ben 265 lotti per un totale di 352 unità immobiliari.
Ma non mancavano quattro mesi fa e continuano a non mancare i problemi, considerando che il grattacielo di 22 piani, realizzato all’inizio degli anni ’60, è da sempre gestito in maniera unitaria, occupando l’intero isolato compreso tra Corso Matteotti, via Don Morosini, via Adua e via Pisacane, con due condomini di otto e dieci piani, collegati da un piano interrato adibito a garage e servizi comuni, una piastra commerciale al livello della strada e un piano di uffici.
Tutto con impianti energetici e spazi in comune, che oltretutto rimangono in carico alla società pignorata, con i relativi problemi di chi non sarà più in affitto da quest’ultima, ma dovrebbe godere di beni comuni gestiti da quest’ultima essendo proprietario di un proprio immobile.
Particolari che avevano spinto uno dei consiglieri di amministrazione della Pennacchi C. srl a presentare, tramite l’avvocato Maria Antonietta Cestra, un ricorso al giudice Agozzino, in opposizione alla vendita immobiliare, che è però stato respinto.
Rigettate le richieste di compiere una precisa individuazione della delimitazione dei vari lotti messi in vendita, di una riorganizzazione del complesso immobiliare, comprese le parti comuni, e della individuazione delle accessioni, delle pertinenze e delle eventuali servitù.
Problemi appunto che permangono, in particolare per forniture e servizi, e che stanno preoccupando alcuni partecipanti all’asta.
Diversi immobili in vendita, di piccola dimensione, hanno prezzi competitivi, per molti è l’occasione su cui investire i risparmi di una vita, ma il timore di trovarsi poi a dover far fronte a una situazione estremamente complessa c’è.
Proseguono infine le indagini sull’intera operazione aperte dalla Procura di Latina.