Condanna definitiva per Michele Antonelli, 73enne di Monte San Biagio, gestore del Club Privée “Il Sentiero”.
In un blitz compiuto ormai ben sedici anni fa dal commissariato di Fondi, l’imprenditore venne arrestato insieme ad altre tre persone e accusato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Un’indagine sul club a cui poi ne sono seguite altre.
L’inchiesta venne avviata raccogliendo delle confidenze da alcuni avventori del locale e sviluppata tra appostamenti, pedinamenti, e intercettazioni.
Il 13 giugno 2012, nel processo scaturito da quelle indagini del commissariato, Antonelli è stato condannato dal Tribunale di Latina.
Una sentenza confermata solo in parte sette anni dopo dalla Corte d’Appello.
Essendo caduto in prescrizione il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, l’imputato si è infatti visto rideterminare la pena in tre anni di reclusione.
Un pronunciamento reso ora definitivo dalla Cassazione, che ha dichiarato il ricorso di Antonelli inammissibile.