Sui monti Lepini non si fermano le polemiche intorno all’Azienda Speciale ‘Vola’ di Roccagorga, da tempo al centro di accesi botta e risposta tra maggioranza consiliare e forze di opposizione. Questa volta, seppur a titolo personale, entra in scena il direttore dell’azienda, Giorgio Martinelli: non solo restituisce ogni accusa al mittente, ma anticipa una querela a carico di Lubiana Restaini, capogruppo di Forza Italia.

Innanzitutto, Martinelli specifica che “le gravi accuse di reato rivolte nei miei confronti, in qualità di direttore dell’Azienda Speciale Vola, sono destituite di ogni fondamento”. Per poi passare al contrattacco: “La sigora Restaini, fin dal mio insediamento e nonostante fosse a me totalmente sconosciuta prima di agosto dell’anno scorso, non ha esitato a divulgare, postare sui social e far pubblicare sui giornali bugie e insulti gratuiti nei miei confronti, ed a fornire ricostruzioni di vicende totalmente false e fantasiose. Ho letto da quando ho assunto questo incarico che sono ‘dante causa di una società di Aprilia’, cosa palesemente falsa; che sarei stato scelto ‘non per una graduatoria di competenze, ma per rapporti di riferimento politico’, eppure il mio curriculum, per altro pubblico e visibile sul sito dell’Azienda, direi che parli per me; che intendevo ‘licenziare i lavoratori diversamente abili’, ma mi pare che non sia avvenuto; mi ha dato del ‘comico’ e dell’’incapace’, mentre era lei ad avere interpretato male frasi pur scritte in italiano corretto, di aver selezionato cooperative ‘amiche’ che non ho mai conosciuto prima d’ora.
Tutto – continua Martinelli – fino alle ultime gravissime accuse di ‘favorire ditte amicali’, ‘esercitare il potere in tutte le sue forme, dall’assunzioni mirate ad amici, a consulenti graditi al suo partito’, o addirittura di aver affidato ‘forniture che vengono dal mondo di mezzo’ con evidente riferimento alle vicende della cosiddetta ‘Mafia Capitale’, di selezionare cooperative ‘amiche’ e di fare del ‘caporalato’. Accuse assurde e infamanti, e ovviamente totalmente infondate, accompagnate spesso da velate minacce telefoniche o per messaggio su Whatsapp. Non entro nel merito della battaglia politica e parlo a titolo personale a tutela della mia immagine, non ho certo timore di chi millanta conoscenze altolocate, che se pure fossero vere non sposterebbero di un centimetro la mia vita, ma ritenendo che si sia passato il segno ritengo necessario presentare querela nei confronti della signora Restaini”.