Accusati di violazioni al codice ambientale, per non aver impedito che il depuratore di Ventotene sversasse acque inquinate, l’ex sindaco Giuseppe Assenso e il responsabile del servizio Pasquale Romano sono stati assolti dal Tribunale di Cassino per non aver commesso il fatto.
Per il pm Alfredo Mattei, i due imputati, il 6 aprile 2016, giorno degli accertamenti compiuti sull’impianto isolano, come responsabili dello stesso non avevano impedito il superamento dei valori limite previsti dalla norma e notevole era risultato anche il valore dell’indice di fecalità relativo all’escherichia coli.
Nel corso del processo il difensore di Assenso e Romano, l’avvocato Luca Scipione, ha però dimostrato che la gestione del depuratore al momento dell’accertamento era già da tempo passata ad Acqualatina spa.
Non potevano dunque essere responsabili dell’inquinamento sindaco e funzionario comunale.