Controlli “morbidi” in cambio di mazzette, a giudizio due finanzieri

A distanza di ben cinque anni e mezzo dal loro arresto, i finanzieri Ciro Pirone e Tarcisio Raffaele Dell’Aversana, all’epoca dei fatti in servizio a Latina, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di concussione.

A disporre un processo è stato il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, fissando la prima udienza al prossimo 16 dicembre.


Tra le inchieste Don’t touch e Olimpia e ben prima di Arpalo, quando la Procura di Latina non aveva ancora scavato a fondo sul presunto sistema di riciclaggio di denaro che avrebbe visto al centro di quell’ingranaggio l’ex deputato Pasquale Maietta, i sostituti Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro iniziarono a indagare sui due militari, ritenendo che chiedessero mazzette a diversi imprenditori in cambio di controlli e verifiche fiscali “morbidi”.

Un’indagine che, nell’ottobre 2015, portò all’arresto dei due finanzieri di Latina, poi trasferiti a Roma e Viterbo.

E sempre in quelle indagini emersero anche altre ipotesi di reato, relative a reati societari e tributari, a carico di Maietta e dell’imprenditrice Paola Cavicchi, nell’ambito di uno spaccato fatto di affari e Latina Calcio.

Uno dei finanzieri indagati era stato anche sorpreso a registrare abusivamente un colloquio proprio con Maietta e gli accertamenti erano stati così estesi agli affari portati avanti da quest’ultimo, nell’ambito della sua attività di commercialista e non solo.