Una piccola, snervante odissea personale, partita da quello che doveva essere un normalissimo prelievo di denaro contante. “Questa mattina sono passato alla banca Unicredit in via della Stazione a Latina Scalo per fare un prelievo al bancomat”, racconta un lettore di h24notizie. “Avevo bisogno di un po’ di contante nel portafogli per le spese quotidiane, la benzina e tutte quelle piccole spese per le quali non utilizzo il bancomat. Dato che il loro bancomat è difettoso, per un problema tecnico (scritto anche a schermo), mi ha trattenuto la carta. Ho dovuto aspettare mezz’ora (con conseguente ritardo a lavoro) che la filiale aprisse per poter recuperare la mia carta, e quando finalmente hanno aperto un impiegato mi dice che le loro politiche non prevedono la restituzione della carta al legittimo proprietario ma bensì la rispedizione alla banca che l’ha emessa. Quindi ora sono con il portafogli vuoto e senza carta bancomat!”.
“Come metto benzina per andare a lavoro? come faccio la spesa per mangiare? Come risolvo in generale tutti i ‘piccoli problemi quotidiani’ che necessitano denaro? Mi sento un sequestrato che non può vivere la propria vita, devo razionare il cibo che ho a casa, devo evitare di usare la macchina anche per andare a lavoro”, racconta il malcapitato. “Di fronte alla mia incredulità e alla mia domanda sui tempi per riavere il mio bancomat mi hanno risposto che non è una cosa che faranno in pochi giorni e che avrei fatto prima a richiedere l’emissione di un nuovo bancomat. Ma stiamo scherzando? Nell’anno del cashback e del mantra ‘no carta no party’ mi vedo privato della possibilità di soddisfare le mie necessità primarie a causa della policy della Unicredit che ha deciso di sequestrare la mia carta a causa di un loro bancomat difettoso. Morale della favola, tenetevi sempre un bel gruzzoletto di contante sotto il letto come faceva mia nonna, e sperate che non levino mai la possibilità di pagare anche con il contante”.