Sperlonga Turismo plaude l’attività dei medici di base del Borgo

Ormai sono mesi e mesi che vivono la loro vita a stretto contatto con il Covid e continuano imperterriti il loro lavoro, a servizio della comunità. Non sono i contagiati, ma quelli che –a Sperlonga- stanno facendo veramente la differenza, insieme al coordinamento dell’Amministrazione Comunale. Nonostante il contagio “zero” registrato l’anno scorso nella primissima ondata del virus, Sperlonga da fine autunno ha iniziato a registrare la presenza del virus nel Borgo. Con i presìdi medici non proprio dietro la porta, c’è stato bisogno di organizzarsi.

“La gente ha avuto paura, qui vivono tanti anziani. Ma una cosa va sottolineato con forza: l’azione silenziosa e sottotraccia, importantissima e preziosa dei medici di base locali e dei volontari. In questo periodo particolare Sperlonga deve riconoscere a queste figure il lavoro straordinario che stanno svolgendo per la comunità” ha detto il presidente di Sperlonga Turismo, Leone La Rocca. “Ho visto da vicino cosa vuol dire questo virus che da un anno ci tiene reclusi in casa, nonostante il miraggio di una stagione estiva passata indenne. Voglio sottolineare con forza e ringraziare a nome di tutta la comunità del Borgo i nostri medici locali, Domenico La Rocca, e Antonio Cesarelli.


Una pazienza, una vicinanza agli assistiti ed una cura da encomio, stanno facendo un grandissimo lavoro con i pazienti sperlongani”
Il presidente di Sperlonga Turismo sottolinea l’abnegazione e la volontà che i medici di base nel Borgo stanno dimostrando in questi mesi di emergenza Covid. Non esistono più orari, ogni paziente è seguito con metodo, quasi esclusivamente via telefono (anche con video chiamate), nessuno viene lasciato indietro, i dottori devono fare diagnosi, prescrivere farmaci e capire solo da remoto lo stato di salute del paziente. Un’attività svolta anche con un certo senso di impotenza, costretti a decidere a distanza per evitare il contatto diretto con chi è positivo e rischiare a sua volta di essere contagiato. E questo, un medico che svolge un’azione così importante sul territorio non può proprio permetterselo. E così, gli ammalati vengono contattati anche più volte nella stessa giornata.

“Spesso –aggiunge La Rocca- capita che, anche solo ascoltando il racconto delle sofferenze o delle piccole cose quotidiane, la chiacchierata diventi essa stessa terapia. Una umanità ed un impegno che personalmente mi ha lasciato una forte emozione, e allo stesso tempo mi riempie di orgoglio, per la fortuna, veramente grande, che abbiamo noi sperlongani ad avere medici di questo calibro al servizio di tutti”. Non di meno i volontari, soprattutto la Croce d’Oro del Sud Pontino con i ragazzi capitanati da Simone Mati che non smettono mai di stare a disposizione e di svolgere servizi importantissimi per la collettività, dai tamponi all’assistenza con l’ambulanza fino alla distribuzione di beni ai più bisognosi. Ai ragazzi, tutti impegnati a donare il proprio tempo a favore di chi combatte contro il covid, va il plauso e l’encomio di tutti i soci di Sperlonga Turismo e della comunità locale.

“A Sperlonga siamo fortunati – dice ancora Leone La Rocca- persone come i medici Domenico La Rocca e Antonio Cesarelli, si trovano in una condizione di eccezione, proprio a pochi anni dalla meritata pensione. Persone, prima ancora che dottori, che da mesi non fanno altro che mettersi a disposizione per aiutare chi è in difficoltà. Il loro lavoro è semplicemente immenso, aiutati e coadiuvati dal Comune e dal sindaco Armando Cusani, che è in continuo contatto con i medici, e che non smette mai di seguire e coordinare gli aiuti. Una presenza dal valore inestimabile, ed è dovere di tutti ringraziarli e mettere in luce tutto il loro operato”.