Progetto per la città: la nuova realtà politica formiana

Il Comune di Formia

Il progetto per la città”: sono ben 44 i firmatari di un nuovo programma che pone come punto focale l’attenzione ai problemi reali della città di Formia, un ‘laboratorio di idee‘, come riferito dagli stessi aderenti al progetto, che pongono l’accento sui temi e non sulle poltrone’.

Di seguito il testo del comunicato stampa, a firma di: Valter Loi, Francesco Di Maio, Ilaria Cicione, Mimmo Del Pozzone, Stella Erotico, Salvatore Genco, Mattia Aprea, Patrizia Menanno, Fulvio Spertini, Maria Rita Manzo, Biagio Magri, Perrone Nicola, Cardillo Serena, Francesco Carta, Gennaro Di Fazio, Luigi Pinelli, Gabriella Catania, Marcello Di Marco, Giuseppe Cannavale, Giancarlo De Filippo, Fulvio Farinella, Italo Liberace, Gisella Pelle, Massimo Cardillo Ciccione, Anna Pagano, Stefano Scipione, Franca Frangiosa, Giovanna Frunzio, Giuseppe Paliotto, Pasquale Gionta, Alessandro Carta, Michele Mottola, Rosalba Troisi, Maria Luigia Lorello, Lidia Sparagna, Giuseppe Romano, Mauro Scipione, Vincenzo Isernia, Enza Liberace, Ada Filosa, Roberta Trombetti, Raffaele Tedesco, Rosaria Scognamiglio, Luciano Manca.


 

“Dopo l’arrivo della Commissaria è iniziata la preparazione della campagna elettorale per ridare un’amministrazione alla città di Formia. La prossima, non potrà essere un’amministrazione qualunque, avulsa da un minimo di condivisione e di progetto che ne dovrebbero garantire la tenuta, poiché abbiamo avuto in pochi anni due amministrazioni tanto più diverse tra loro nelle intenzioni quanto più simili nelle conclusioni, finite poi alle decisioni del Prefetto.

Destini uguali, segnati da liste elettorali e singoli consiglieri che si sganciano, si agganciano, o ancora che pendolano, di qua e di là, realizzando un trasformismo vergognoso ed infinito.

La città coi suoi problemi, non c’è; proposte e soluzioni che oggi restano ancora più vitali per realizzare un progetto di sviluppo non ci sono nel confronto politico cittadino. E sappiamo tutti molto bene cosa significhi per le imprese ed i lavoratori la crisi che stiamo attraversando e quanto sia necessaria una unità d’intenti non sulla gestione del potere e di interessi di parte ma su progetti ed idee autenticamente di interesse collettivo.

Il discrimine sul quale si misura un’alleanza organica, condivisa e forte, è proprio il progetto della città e bisognerebbe dirsi onestamente che ormai da vent’anni si segna il passo sulle opere strategiche dalla viabilità (una pedemontana mai realizzata costata più di cinque milioni di euro di progettazione) alla portualità (un progetto faraonico irrealizzato e un attracco impossibile per le navi da crociera costato più di due milioni di euro), il piano regolatore approvato e poi revocato (per il quale è stato speso più di un milione di euro) e le aree industriali dismesse con convenzioni stipulate (ex D’Agostino) e poi revocate, che hanno prodotto lo spettacolo indicibile di un abbandono che dura da oltre quaranta anni.

Il ripristino di quei servizi coerenti con i livelli essenziali di assistenza, falcidiati dai tagli, la dotazione di organici adeguati e di tecnologia avanzata (TAC 128), l’accelerazione dell’iter dell’ospedale del golfo, la riorganizzazione della medicina territoriale e della prevenzione, presuppongono una chiara scelta di campo in favore della sanità pubblica con notevoli fondi di investimento. Ed infine i terribili fatti che hanno visto coinvolti alcuni giovani di Formia, addirittura con l’assassinio di uno di loro, impongono al mondo degli adulti e alla prossima amministrazione della città di impegnare risorse per contrastare l’abbandono scolastico, fornire supporti informativi per il lavoro e l’orientamento formativo, realizzare una rete di associazionismo sportivo e culturale che attraverso impianti e sedi favorisca l’aggregazione dei giovani con un buona pratica del tempo libero.

Dare l’idea di stare insieme prescindendo dalla condivisione dei suddetti obbiettivi, che destra e sinistra siano concetti arcaici e che i cittadini abbiano bisogno di soluzioni di qualsiasi tipo e da qualsiasi parte arrivino, finisce per mettere sullo stesso piano soluzioni buone e cattive e introduce il concetto che anche a Formia si debba ricercare un Draghi che gestisca la complessità, con il rischio di banalizzarla in qualche slogan buono per i titoli sui giornali.

Saranno posizionamenti politici disparati, variegati e disomogenei che se reggeranno alla prova dell’ordinaria amministrazione, lasceranno invece accumulare la polvere davanti ad ogni dossier che la Città reclama da decenni, che vengono regolarmente osteggiati per quegli interessi particolari che ledono, e giammai favoriti per quegli interessi comuni che esprimono.

Non è più possibile riproporre, come s’intravede, un copia e incolla di soluzioni elettorali praticate altrove, a garanzia di rendite di posizione per i soliti gruppi, disinteressati a progetti concreti che sostengano coloro che oggi stanno pagando il prezzo dei deludenti esiti delle amministrazioni precedenti e della pandemia.

Avere un programma, esprimerlo attraverso delle persone autenticamente disinteressate al particolare, progettare ed esporre idee per la Città coerenti e sostenibili nella situazione data, proporre offerte politiche dignitose e aperte all’ascolto e alla critica, rimane per noi un compito ed un obiettivo che continueremo a perseguire con volontà, conoscenza e speranza.

Un discorso questo che sentiamo di dover fare a tutte le forze politiche, civiche e ai cittadini. Qui non si tratta di mettere in piedi un accrocco per vincere le elezioni e nemmeno ricercare rivalse per la fine anticipata di un’amministrazione carente, poiché la pandemia, da un anno a questa parte, ha sconvolto il mondo e non è più possibile agire secondo schemi, metodi, comportamenti volti ad interessi di parte o all’inconcludenza dell’ordinario”.