Operazione Gold Crash, sventata truffa alla Unipolsai

La Polizia  Stradale  ha sventato a seguito di una meticolosa indagine, una maxi truffa ai danni della Unipolsai. Il pagamento richiesto ammontava a 1.786.320,60 euro  a titolo di risarcimento dei danni conseguenti la morte di una cittadina nigeriana.

I fatti  “nel gennaio 2016, un noto studio di legale e di consulenza infortunistica di Latina aveva avanzato una prima richiesta risarcitoria a Unipolsai, quale delegato dagli eredi della donna deceduta a seguito di un sinistro stradale avvenuto nel maggio 2014 nell’hinterland milanese.


In seguito e grazie ad una sentenza del febbraio 2019 emessa dal Tribunale civile di Roma, i legali dello studio ottenevano prima il pagamento e poi il pignoramento di 2.679.480,90 euro che, per effetto della notifica presso 6 istituti di credito utilizzati dalla Unipolsai, procuravano il blocco di oltre 16 milioni di euro nonchè l’operatività della stessa compagnia di assicurazioni.

Durante tale fase e al fine di sbloccare la situazione creatasi con tale provvedimento, Unipolsai predisponeva il pagamento di quanto richiesto con assegni intestati agli eredi, uno per ciascun beneficiario, che non venivano però incassati dai beneficiari e lasciati scadere.

Tale inaspettata situazione, appariva ingiustificata ai liquidatori i quali non potevano certo intuire che, tutto ciò, faceva parte di uno studiato sistema truffaldino. Infatti, nel marzo 2020 i legali dello studio di Latina avanzavano una nuova istanza nella quale richiedevano che l’importo dovuto, in un’unica soluzione, doveva essere versato su un conto corrente della Serbank russa il cui intestatario risultava un cittadino rumeno di anni 36, giusta procura speciale asseverata da notaio nigeriano

Trattandosi di una operazione bancaria verso un paese sottoposto ad embargo (Russia), i più approfonditi accertamenti portavano alla luce che il cittadino rumeno in questione era già noto alle cronache giudiziarie quale componente di un gruppo che avrebbe lucrato indennizzi da sinistri stradali in cui erano coinvolte persone straniere. Tale novità, portava la compagnia a svolgere indagini più  approfondite tramite un istituto investigativo, le cui risultanze portavano la predetta società a depositare formale querela presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Bologna. Il magistrato incaricato, il sostituto procuratore dr. Michele Martorelli, delegava la squadra investigativa del compartimento Polizia Stradale di bologna per le necessarie indagini.

Indagini che portavano ad evidenziare come i legali dello studio legale  sotto la regia del titolare occulto e il suo faccendiere rumeno,  avevano prodotto falsa documentazione apparentemente emessa da un notaio nigeriano, ove si attestava la volontà dei familiari della defunta a procedere legalmente nei confronti degli istituti assicurativi italiani al fine di ottenere un risarcimento.

Di vero c’era solo il sinistro stradale del 2014 ove perdeva la vita la donna in questione; tutto il resto una perfetta, o quasi, organizzazione truffaldina ben architettata e contornata di legalità  poichè patrocinata da un insospettabile studio legale”

 

nelle prime ore odierne personale del compartimento Polizia Stradale di Bologna e della Squadra Mobile di Latina, dava esecuzione alle misure cautelari a carico di due persone, (domiciliari) si cerca il cittadino romeno.

“Nella circostanza sono state eseguite cinque perquisizioni domiciliari e presso lo studio trotta. risultano altresi’ indagati due avvocati dello studio in narrativa e la segretaria di studio per aver concorso alla formazione di alcuni atti e alla conservazione “occulta” delle pratiche”