I Giovani Democratici della Federazione di Latina, dopo aver rinnovato la carica di segretario – affidandola alla guida di Leonardo Majocchi – hanno provveduto alla costituzione della segreteria provinciale.
“Le deleghe, che riflettono pienamente l’indirizzo programmatico esplicitato nella fase congressuale, sono equamente ripartite a livello territoriale, con il chiaro intento di ridurre le distanze tra le realtà locali. In questo senso, sono stati già compiuti i primi passi di cucitura rispetto ai circoli del sud pontino, mentre ne sono in via di costituzione altri nel nord della provincia”, fanno sapere dalla Federazione.
La presidenza e la tesoreria sono affidate a Gianluca Carbonara, che sarà anche responsabile organizzativo, mentre la vicesegreteria a Federico Ardito, delegato anche ai rapporti con l’associazionismo e i movimenti sociali. “È proprio all’insegna dell’integrazione, dei diritti e della partecipazione attiva che prendono vita le deleghe e le rispettive aree tematiche”, sottolineano i Giovani Democratici.
La sfera dell’ambiente sarà curata da Lorenzo Corea, incaricato anche alla ricostruzione del sud pontino, mentre Valerio Onorati sarà delegato ai diritti civili. Le politiche sociali saranno competenza di Alessandro Apuca e l’area inerente a università e lavoro spetteranno a Fabio Del Duca.
Salvatore Venditti, consigliere comunale di Fondi, gestirà il forum dei giovani amministratori oltre che le politiche pubbliche. L’intento è quello di tessere una fitta rete tra i giovani che ricoprono cariche istituzionali locali e formarne altri.
Oltre alle suddette deleghe, inoltre, sono stati istituiti tre dipartimenti e due deleghe di scopo. I primi nascono dalla volontà di allargare la partecipazione e da esigenze strutturali: l’immediatezza e la capillare presenza sul territorio per il dipartimento comunicazione; la valorizzazione delle diversità per il dipartimento femminismo e politiche di genere; la trasversalità e la rappresentanza per i rapporti col mondo della scuola e dei sindacati studenteschi.
La prima delega di scopo, affidata a Cleo Meacci, riguarderà la costellazione della cultura formale e indipendente; la seconda, a cura di Stefano Vanzini, riguarda un percorso duraturo volto alla (ri)scoperta di Pietro Ingrao nell’anno del centenario del Pci.