Trovato in possesso di un archivio informatico degli orrori, fatto di centinaia di video pedopornografici con bambini sottoposti a indicibili violenze, un insospettabile operaio di Latina è stato arrestato con l’accusa di pornografia minorile.
Il giovane, 24 anni, A.Z. le sue iniziali, residente alla periferia del capoluogo pontino e impiegato in una ditta della zona, è finito indagato dalla Procura di Roma, nell’ambito di un’inchiesta internazionale sullo scambio di materiale pedopornografico tramite i social.
La polizia postale di Latina, su ordine del sostituto procuratore Pantaleo Polifemo, ha quindi perquisito l’abitazione del 24enne e gli ha sequestrato materiale informatico.
Iniziando ad analizzare gli hard disk gli investigatori hanno però fatto la sconcertante scoperta: l’operaio non aveva salvato solo un file, come ipotizzato a piazzale Clodio, ma centinaia di video raccapriccianti.
Sempre con l’accusa di pornografia minorile, il sostituto procuratore Daria Monsurrò ha quindi aperto un secondo fascicolo e disposto l’arresto del giovane, che la polizia postale ha messo ai domiciliari.
Lunedì mattina l’interrogatorio davanti al gip Giorgia Castriota.