Denuncia il figlio e poi scrive al gip: “Lo aiuti a disintossicarsi”

Interrogato il 26enne arrestato dagli agenti della squadra volante della questura, con l’accusa di aver aggredito la madre tentando di estorcerle del denaro con cui acquistare droga, il gip Mario La Rosa non ha neppure convalidato l’arresto e ha rimesso il giovane in libertà.

Elencando una serie di episodi di violenze e danneggiamenti a danni dei genitori, partendo dal maggio scorso, gli inquirenti avevano ipotizzato per il giovane, S.O. le sue iniziali, anche il reato di maltrattamenti in famiglia.


Nel corso dell’interrogatorio è però emersa una storia che può essere definita una storia d’amore di una madre che, disperata per quel figlio che non riesce ad uscire dal tunnel della droga, lo ha denunciato sperando in tal modo che potesse decidersi a intraprendere un percorso riabilitativo.

Il 26enne, difeso dall’avvocato Roberto Guglielmo, ha negato le violenze.

Ma è stata la stessa madre dell’indagato a scrivere al gip una lettera: “Mio figlio non mi ha mai fatto del male. Ho minacciato lo stato violento nei miei confronti e tutto quello che ho fatto è stato perché non volevo facesse uso di droga o si mettesse in qualche brutto giro. Le sarò grata a vita se lo aiuterà a entrare in comunità per disintossicarsi”.

Nonostante i diversi interventi delle forze dell’ordine a casa del giovane, dopo i danneggiamenti e le minacce ai genitori, il giudice La Rosa, vista quella lettera e quanto riferito dall’indagato, ha ritenuto che si tratti di “un dramma familiare che, pur meritevole di rispetto e considerazione, non può risolversi in un uso privatistico della giustizia”.