
Quando si parla di ecomafie spunta sempre fuori il suo nome. Viene indicato come l’ideatore di quel business per conto del clan dei Casalesi, con rifiuti tossici e veleni di ogni tipo interrati in diverse parti d’Italia, compresa la provincia di Latina. Si tratta dell’avvocato Cipriano Chianese. E per il legale, che investì il suo denaro anche in terra pontina, è ora arrivata la condanna definitiva da parte della Corte di Cassazione: 18 anni di reclusione per associazione camorristica e avvelenamento di acque. In provincia di Latina l’avvocato Chianese acquistò l’ex complesso turistico a Marina di Castellone, a Formia, una villa a Sperlonga e una barca.
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