Premio nazionale di poesia ‘Libero de Libero’: vince Federica Sanguigni

 


Un estratto della sua poesia “Mi affaccio”:

Mi affaccio

alla finestra della tua assenza

in una mancanza

che lacera il cuore

più di una lama affilata.

 

Mi arrampico

sul ramo più alto

del mio struggimento.

I miei occhi

stillano gocce evanescenti

che offro alla luna.

 

Odo

nella notte

il pianto di una gatta.

 

Mendica

invano

una carezza.

 

Vibra di solitudine a una stella

caduta senza desideri da esprimere.

 

È un gemito straziante

che strozza la gola.

 

Frugo tra le stelle

in cerca di quel desiderio naufragato

sperando

invano

di recuperarlo.

 

Cessa il suo lamento

la gatta

destando i miei pensieri.

 

Il suo sollievo

parla al mio scoramento.

 

Una chiave gli porge.

Indugia la mia pena.

 

Sa che il dolore non delude.

La felicità, sì.

 

 

Una sciarpa rossa comprai

(contro la violenza sulle donne)

 

 

Una sciarpa rossa comprai.

La indossai senza vergogna.

“Perché quella sciarpa?”

Mi chiedevano senza domandare.

– I miei occhi urlavano muti –

Comprai quella sciarpa rossa

per coprire i segni del suo passaggio.

La mia pelle guarì.

Scomparvero i lividi.

La sciarpa rossa tolsi.

– I miei occhi gridavano ancora –

Era autunno.

Trascorrevo i giorni a osservare le foglie.

– Io, come loro stavo –

Caddero quelle foglie e si intristirono i rami.

Nel mio cuore

Sentivo ancora il dolore

scavare solchi profondi.

Vi nascosi la paura.

– La paura di lui –

Avevo sognato carezze dalle sue mani.

Le avevo sentite stringere

e stringere ancora.

 

E capii che in fondo

ero morta quel giorno

e quello dopo ancora

quando la sciarpa rossa comprai.

Cammino tra la gente senza fare rumore.

Invisibile il danno.

Ma i miei occhi parlano ancora.

– Perché? –

 

La motivazione della giuria

Questa la motivazione che ha coronato la sua vittoria della XXXVI Edizione del Premio.

“Una poesia toccante e vibrante la sua, basata sull’introspezione e il senso della vita. Esperienze, delusioni, il tormento dell’oblio caratterizzano il suo percorso dell’animo richiamato a molteplici aspirazioni.

Un taglio poetico che ci richiama alla lirica “deliberiana”. Contemplazione della realtà attraverso lo stimolo e l’aspirazione della Poesia. E lo sguardo si rivolge ai temi sociali intrisi nella poetica di Federica Sanguigni capace di trasmettere emozioni nelle quali ci identifichiamo”.

 

Per conoscere meglio Federica Sanguigni

Federica Sanguigni vive a Fondi ed è membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Culturale “Musicinecultura” all’interno della quale, oltre a collaborare all’organizzazione di eventi, si occupa anche di recensione di testi narrativi e poetici, nonché di presentazioni di libri in generale.

Membro di giuria in concorsi letterari, è anche autrice dell’atto unico teatrale “È solo colpa mia”, tratto dall’omonimo proprio racconto risultato vincitore di un concorso indetto a Reggio Calabria. Uno sguardo attento anche a temi sociali, quali la violenza sulle donne e la condizione patita dalle persone diversamente abili e sicuramente bisognevoli di maggiori attenzioni, fanno di Federica un’autrice completa. Un’artista che sa mettere a disposizione dei propri lettori non solo l’arte intesa come forma espressiva, quale frutto di raffinata creazione, ma anche concreto strumento di sensibilizzazione in ambito sociale.

 

La manifestazione ha ottenuto il sostegno della Regione Lazio-Crea, Comune di Fondi, Banca Popolare di Fondi.

 

Nel corso della serata sono stati ricordati il nipote del poeta, Libero de Libero, omonimo, sempre presente al Premio e Mario Carroccia, poeta anch’egli che in ogni edizione del “De Libero” amava salutare i presenti con una sua poesia.

Un saluto particolare il prof. Gerardo Vacana lo ha apportato a Leone D’Ambrosio, non presente per indisposizione fisica, che da anni cura i rapporti con poeti e relatori a livello nazionale.