Formia, 39 giorni senza acqua potabile nel 2020: scatta la lettera

Le associazioni del sud pontino Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine con il rappresentante Patrizia Menanno, il Laboratorio Socio Politico San Giacomo Gaeta con Marcello Di Marco, il Sudpontino Social Forum con Biagio Magri, il Circolo la Barba di Giove con Maria Rita Manzo e l’Associazione Pendolari stazione Minturno Scauri con Francesco Valerio prendono carta e penna e sulla questione scrivono anche alla Regione. Al centro della questione i tanti, troppi, giorni nei quali nel 2020 Formia non è stata servita dell’acqua potabile.

“Dalle Ordinanze Sindacali emesse in numero di cinque nel solo 2020, si evince che i cittadini e le cittadine formiane hanno dovuto fare ricorso a fonti di approvvigionamento personale dal 26 al 30 gennaio; dal 7 all’11 marzo (in pieno lockdown); dal 9 al 16 giugno; dal 17 al 23 novembre e dal 3 al 12 dicembre 2020!


I giorni sono, tuttavia, a nostro avviso, molto più numerosi avendo riguardo agli sms inviati dalla stessa Acqualatina S.p.A.

Ma se tale dato potrebbe giustificarsi, immaginando una prevedibile risposta di Acqualatina con la circostanza che trattavasi di anni “bisesto” (con tutto quello che ha comportato), il peggio è avvenuto con l’avvento del 2021.

Infatti, secondo l’ultima Ordinanza sindacale, non si è avuta nelle Città di Formia Minturno e Gaeta, acqua potabile dal 4 all’8 gennaio 2021 e, quindi, assommano già a cinque i giorni ufficiali di impossibilità di utilizzare l’acqua.

Tuttavia, andando a rileggere i messaggini del gestore – che ha avuto fretta di far emettere un’Ordinanza comunale di rientro dei fenomeni il giorno 8 – dal 2 gennaio 2021, solo oggi, 15 gennaio 2021, alle ore 16:21 “il fenomeno risulta completamente rientrato in tutti i Comuni interessati”. E, quindi, i giorni in cui i cittadini hanno potuto utilizzare l’acqua dei rubinetti sono solo due dall’inizio del nuovo anno mentre l’acqua è stata torbida per 13 giorni.

Ci chiediamo e chiediamo al gestore se le comunicazioni via sms di cui si vanta sono attendibili o meno. Perché, se non lo sono, dismetta pure il servizio che paghiamo noi utenti.

Il gestore ci tiene a precisare in ogni suo messaggio che “a causa delle forti piogge o di piogge intense” si sta verificando un intorbidamento delle acque. Noi rispondiamo che il gestore deve far arrivare nelle case degli utenti acqua potabile anche se diluvia, grandina o nevica.

In realtà l’unica che “intorbida le acque” è proprio la S.p.A. che, a pagamento, gestisce – indegnamente – il servizio pubblico essenziale della fornitura dell’acqua. Per rendersi conto della veridicità di quanto affermiamo basta fare un raffronto tra gli sms e le Ordinanze sindacali dei vari Comuni o ancora visitando il sito web tanto reclamizzato dove troviamo appena un accenno della disastrosa situazione del 2020, in tre stringati comunicati (3.12.20, 4.12.2020, 9.12.2020) relativi a tutta l’ATO4. Senza che mai si dica quando i fenomeni sono rientrati, cosa è stato fatto per rimediare e cosa si sta facendo per scongiurare la reiterazione degli stessi.

La mancanza di trasparenza è palpabile anche in relazione al tanto magnificato quanto improbabile (specie in questo periodo in cui gli assembramenti per rifornirsi all’autobotte sono addirittura vietati) servizio sostitutivo con le “autobotti”, spesso in numero insufficiente, sempre tardive e comunque inferiori a quelle indicate (come verificato dai cittadini direttamente).

Conosciamo la differenza tra torbidità e non potabilità ma vorremmo chiedere ai vertici di Acqualatina se loro utilizzano per uso umano l’acqua “torbida”. Noi cittadine e cittadini formiani, in tutta franchezza, non la preferiamo e, dovendo evitare di “ammalarci”, pur con tutte le complicazioni del momento anche per uscire a fare la spesa, preferiamo acquistare acqua per cucinare, lavarci e lavare in casa anche per prevenire che l’acqua torbida distrugga le nostre caldaie e i nostri elettrodomestici.

Ci chiediamo, nell’assordante silenzio che è calato sulla “questione Acqualatina”, è giusto pagare integralmente le fatture per dodici mesi pur avendo usufruito del servizio per poco più di dieci mesi?”