Chiuse le indagini preliminari avviate dopo il fallimento della Latina Ambiente, la società mista incaricata dell’igiene urbana nel capoluogo pontino a cui il Tribunale ha staccato la spina il 7 dicembre 2016, il sostituto procuratore Marco Giancristofaro ha spedito 34 avvisi di garanzia.
Il magistrato ha ipotizzato che attorno all’azienda sia stata consumata una colossale bancarotta fraudolenta.
Indagati l’ex parlamentare azzurro ed ex presidente del CdA della Latina Ambiente, Vincenzo Bianchi, l’ex amministratore delegato ed ex consigliere di amministrazione Giuseppe Caronna, di Seriate, l’ex consigliere delegato Gianmario Baruchello, di Roma, l’ex consigliere Marco Brinati, di Bologna, l’ex consigliere delegato ed ex AD Valerio Bertuccelli, di Viareggio, l’ex consigliere Claudio Quattrini, di Sermoneta, l’ex consigliere Marcello Vernola, di Roma, l’ex consigliere Alfio Gentili, di Latina, l’ex consigliere Maurizio Barra, di Roma, l’ex consigliere Bruno Calzia, di Roma, l’ex presidente ed ex amministratore delegato Giovanni Rossi, di Roma, l’ex consigliere Francesco Biagio De Filpo, di Roma, l’ex presidente Giacomo Mignano, di Latina, attuale commissario dell’Ordine degli avvocati, l’ex consigliere Vincenzo Borrelli, di Latina, l’ex presidente Massimo Giungarelli, di Latina, l’ex consigliere Giulio Nicastro, di Roma, l’ex consigliere Stefano Gori, di Latina, l’ex presidente del collegio sindacale Gabriele Giordano, di Latina, l’ex sindaco Elvio Biondi, di Napoli, l’ex sindaco Ruggiero Maurizio Moccaldi, di Napoli, l’ex presidente del collegio sindacale Bruno Pezzuolo, di Latina, il socio e procuratore della società di revisione Mazars & Guérard, Fabio Carlini, di Roma, l’ex consigliere Romeo Carpineti, di Roma, l’ex consigliere Francesco Maltoni, di Bitritto, l’ex amministratore delegato Cesare Borghi, di Cervignano d’Adda, l’ex consigliere Lorenzo Le Donne, di Latina, l’ex consigliere Giancarlo Milesi, di Albino, l’ex consigliere Massimo Mastrogiacomo, di Latina, l’ex consigliere Pasquale Musto, di Latina, l’ex consigliere Giorgio Ciacciarelli, di Latina, l’ex consigliere ed ex presidente Massimo Marini, di Latina, l’ex presidente Immacolata Pizzella, di Lenola, l’ex consigliere Antonietta Pietrosanto, di Fondi, e l’ex consigliere ed ex presidente della Regione Lazio, Bruno Landi.
Secondo gli inquirenti per sette anni, dal 2007 al 2013, sarebbero stati approvati bilanci falsi, occultando perdite per 18 milioni e mezzo di euro ed erodendo così il capitale sociale.
Sempre per il sostituto procuratore Giancristofaro sarebbero poi, tra l’altro, stati distratti oltre 300mila euro, erogati, tra il 2009 e il 2011, a favore dell’azionista Unendo spa sotto forma di dividendi sugli utili e senza alcuna giustificazione.
Tutto mentre i bilanci 2008, 2009 e 2010 chiudevano con perdite tra i 351mila e gli oltre 3,2 milioni di euro.
Gli indagati hanno ora venti giorni di tempo per depositare memorie e chiedere di essere interrogati. Poi il sostituto procuratore Giancristofaro potrà chiedere i rinvii a giudizio.