Tante voci, troppe in questo periodo. Qualcuno come affaritaliani.it addirittura è arrivato a ipotizzare “il delitto perfetto di Natale” (ovviamente, politicamente parlando). La voce riportata da molti è che dopo anni da leader indiscusso non solo del territorio pontino, ma dei territori del sud della regione, il senatore Claudio Fazzone potrebbe non essere più nelle grazie del partito.
In molti riportano un possibile avvicendamento alla guida degli azzurri già entro fine anno, anche se lo stesso esponente politico di Fondi, dice di non saperne nulla.
Secondo alcuni potrebbe essere una strategia per risolvere le beghe nel frusinate, dove Fazzone non viene più visto di buon occhio da molti colleghi di partito e dove Forza Italia ha perso molto a vantaggio degli altri soggetti politici del centrodestra. Secondo altri, un avvicendamento alla guida regionale servirebbe a spostare il baricentro su Roma in vista delle amministrative che coinvolgeranno la capitale tra qualche mese (e in quest’ottica anche la scelta del nome più chiacchierato, il deputato Claudio Barelli, presidente della federazione Italiana Nuoto, avrebbe senso).
Ma ci sono altre due teorie tra falchi e colombe. Una narra di una costante interlocuzione – anche in parlamento – dello stesso senatore azzurro con colleghi del gruppo Misto, a tal punto che nelle ultime settimane si era parlato anche di un possibile, seppur al momento smentito, cambio di casacca. Dall’altra c’è quel dialogo apertosi nelle ultime amministrative con la Lega e in particolar modo con l’altro Claudio pontino del centrodestra, Durigon, adesso coordinatore regionale del Carroccio.
Ma c’è anche chi ipotizza una resa dei conti tra Fazzone e un altro leader laziale Antonio Tajani. Un rapporto che non ha mai evidenziato fratture ma che secondo i ben informati non gode di rapporti idilliaci da tempo. Nel mezzo, almeno in questo caso, ci sarebbe la questione dell’altro esponente politico di spessore di Forza Italia di Fondi, l’ex sindaco e ora europarlamentare Salvatore De Meo, da sempre legatissimo a Fazzone, ma considerato un po’ il “figlioccio” a Bruxelles di Tajani.
Ma c’è anche un’altra ipotesi, il ridisegno di cariche e poltrone in vista di tornate elettorali che sulla carta potrebbero giovare al centrodestra e indirettamente a Forza Italia e che, potrebbe vedere lo stesso Fazzone o persone a lui vicine ottenere incarichi importanti a medio termine. Insomma, una sorta di eventuale mediazione politica. Ma anche in questo caso siamo in ottica di voci, ipotesi e indiscrezioni che difficilmente si risolveranno in questi giorni. Forse, l’inizio del 2021, potrebbe dare risposte ai tanti dubbi che ruotano attorno Forza Italia.