La Croce Bianca ha improvvisamente lasciato il servizio di emergenza 118. A subentrare, la Heart Life Croce Amica. Una novità a quanto pare legata al braccio di ferro da tempo in corso per la gestione del servizio ambulanze in provincia di Latina. E che le decine di lavoratori della prima azienda hanno appreso nella serata di martedì, senza alcuna comunicazione ufficiale. Tempistiche e modi che hanno lasciato l’amaro in bocca. Nonché una serie di incognite sul futuro.
Nell’ambito del passaggio di mano dell’appalto, i rappresentanti sindacali e la stessa Croce Amica hanno assicurato la continuità occupazionale, e quindi l’intenzione di assorbire tutto il personale finora in servizio per conto della Croce Bianca, salvaguardando i posti di lavoro. Eppure i numerosi operatori – oltre 150 – interessati dall’avvicendamento, avvenuto formalmente a partire dalle 8 mercoledì, non riescono a stare tranquilli: troppe, lamentano, le insicurezze dal punto di vista dell’inquadramento economico-contrattuale. Senza contare la situazione surreale affrontata in data odierna nelle diverse postazioni finora gestite dalla Croce Bianca: tutti regolarmente al lavoro, ma senza la possibilità di intervenire, con i mezzi inattivi.
“Nessuno ci ha avvertiti. Siamo sempre stati in prima linea, in special modo in questi mesi di emergenza Covid, peraltro affrontanti senza alcuna indennità economica, ci sentiamo trattati ancora una volta come carne da macello“, lo sfogo di un rappresentante dei lavoratori che si ritrovano sullo sfondo del passaggio del testimone tra le aziende. “Molti di noi hanno mutui e altre spese fisse. A prescindere dalle rassicurazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali, non è giusto toglierci sicurezze con certe modalità”.