
Revocato in autotutela dal sindaco Francesco Ferraiuolo l’incarico assegnato all’architetto Roberto Guratti per dare supporto al settore urbanistica, dopo che la Corte dei Conti ha aperto un’indagine sulla nomina e l’ha bollata come illegittima, sulla vicenda interviene l’opposizione consiliare, chiedendo che vengano recuperate le somme date al professionista, al fine di non incorrere in un danno erariale.
L’ex sindaco Piero Vigorelli e i consiglieri Franco Ambrosino, Giuseppe Feola e Maria Claudia Sandolo specificano che all’architetto Guratti era stato assegnato un compenso di 1.300 euro mensili, più rimborsi spese, e che l’incarico era stato dato illegittimamente sin dal 2018, essendo il professionista andato in pensione ed essendo vietato conferire incarichi di studio e/o di consulenza a soggetti in quiescenza della pubblica amministrazione.
“Il tutto – scrivono i consiglieri di minoranza – con il silenzio e l’acquiescenza del sindaco e della giunta comunale, nonostante che a più riprese l’opposizione avesse segnalato l’illegalità dell’incarico all’architetto Guratti”.
Per i quattro consiglieri ora “chi di dovere dovrebbe valutare l’opportunità di richiedere la restituzione delle somme percepite dall’architetto Guratti dal mese di gennaio 2018 al 3 dicembre 2020 (fatta eccezione per i rimborsi spese, ad esempio per i viaggi), proprio al fine di scongiurare un danno erariale”.
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