“Migliaia di lavoratori che non possono svolgere lavoro a distanza perché impegnati in necessarie mansioni operative, sono esposti ad un altissimo rischio di contagio da Covid-19, specie in presenza patologie pregresse, rischiando la loro salute e molti di essi sono già stati contagiati durante lo svolgimento del lavoro. Ma il governo continua a ignorare la loro condizione. Rinnoviamo il nostro appello al ministro del Lavoro affinché vengano previste le dovute tutele anche per tali categorie di lavoratori fragili”.
E’ l’appello rivolto dal segretario generale nazionale del sindacato CLAS, il pontino Davide Favero, e dal segretario nazionale Simona Rossi Querin, per un intervento urgente e diretto a tutela di questi lavoratori: portantini, addetti al servizio di pulizia, commessi, addetti mensa e così via, che non possono svolgere attività in modalità smart working.
“Sono stati dimenticati dal governo e chiediamo quindi che le disposizioni previste dal Decreto 104 in materia di lavoratori fragili, siano integrate perché incomplete. Si riscontra, infatti, un vuoto normativo, l’assenza di una norma che garantisca tutta la platea di lavoratori con serie patologie pregresse del settore privato, per i quali non è applicabile lo smart-working, la formazione a distanza o lo svolgimento di diversa mansione. Ne mesi scorsi tali lavoratori hanno dovuto utilizzare ferie, permessi, malattia, aspettative etc per non rientrare al lavoro visto l’alto pericolo di contagio, oppure sono stati costretti a rientrare mettendo a rischio, più di altri, la propria salute”.