Abusi edilizi nella ville sulle dune, il Tar: niente condoni per Malagò

Giovanni Malagò

Niente sanatoria per gli abusi edilizi realizzati da Giovanni Malagò nella sua villa sulle dune di Sabaudia.

Il Tar di Latina ha avallato i provvedimenti di diniego presi dal Comune nel 2017 e respinto nove ricorsi presentati dal presidente del Coni.


Condoni negati per l’ampliamento di circa 15 metri quadrati di una dependance, un vialetto, una piattaforma in legno e un barbecue, una dependance di circa 21 metri quadrati, una piccola tettoia adibita a stenditoio, una tettoia per il riparo delle macchine, una dependance di circa 29,30 metri quadrati, l’ampliamento della cucina per circa 6,30 metri quadrati, una superficie adibita a stireria e dispensa con un piccolo bagno, e una dependance di circa 30 metri quadrati.

I giudici amministrativi hanno specificato che l’area dove sorge la villa è classificata dal Prg del Comune di Sabaudia come “Verde Privato Vincolato” e vi sono consentite soltanto “opere di restauro e risanamento conservativo e ripristino degli edifici esistenti”.

I manufatti si trovano inoltre sulla fascia dunale compresa tra il mare e il Lago di Sabaudia, soggetta a vincoli di inedificabilità particolarmente stringenti.

Una zona dove non sono concesse sanatorie.

Malagò è stato inoltre condannato a risarcire le spese legali al Comune di Sabaudia e alla Regione Lazio.