Ok del Tar al dissalatore progettato a Cala dell’Acqua

Il Tar di Latina

Via libera da parte del Tar di Latina al dissalatore a Ponza.

I giudici amministrativi hanno bocciato il ricorso del Comune contro l’impianto a Cala dell’Acqua, in cui l’ente locale, sostenuto dal Comitato Samip, contestava all’Ato4, ad Acqualatina e alla Regione Lazio il risultato della conferenza dei servizi del 23 gennaio 2019, che ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione dell’opera utile ad eliminare la dipendenza dell’isola dal costoso servizio delle navi-cisterna.


Il Tar ha ritenuto le contestazioni “infondate nel merito”, “destituite di fondamento” e ha anche condannato il Comune al pagamento delle spese.

“Inspiegabile – hanno specificato i giudici – la contestazione relativa alla ubicazione dell’opera provvisoria, posto che lo stesso Comune di Ponza aveva indicato già nella conferenza di servizi istruttoria tenutasi in data 12 gennaio 2016 proprio la località di Cala dell’Acqua come il luogo in cui ubicare l’impianto di dissalazione. Né risulta avere proposto un sito alternativo logisticamente e tecnicamente valido”.

Evidenziato inoltre che il dissalatore è “opera di pubblica utilità e, come tale, costituisce titolo abilitativo e variante agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale”.

“Ponza finalmente – ha dichiarato l’ex sindaco Piero Vigorelli – come tante isole e Stati, in Italia e nel mondo, avrà un impianto che produce acqua dal suo mare”.