Fuoco alla casa del vicino, arriva la condanna definitiva

Condanna definitiva per il 56enne formiano che, il 25 gennaio 2018, cercò di bruciare la casa del vicino, in un condominio in contrada Farano, e poi fece resistenza ai carabinieri intervenuti.

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di Gerardo Romano e confermato così per lui la condanna a un anno di reclusione emessa il 10 maggio 2018 dal Tribunale di Cassino e già avallata dalla Corte d’Appello di Roma.


Dopo alcune liti condominiali avute con una familiare, il 56enne versò sulla porta d’ingresso di quest’ultima del liquido infiammabile ed appiccò l’incendio.

Romano venne arrestato.

L’imputato fu riconosciuto dalla madre della vittima, che disse di averlo visto poco prima che si alzassero le fiamme con un accendino in mano, e i carabineiri trovarono a casa sua due bottiglie contenenti liquido infiammabile, lasciate su un mobile vicino all’ingresso, “circostanza – hanno specificato i giudici – ritenuta indicativa della recente utilizzazione”.