Tutte le donne, anzi la maggiorparte di esse, aspettano con ansia e trepidazione il giorno del matrimonio. Vivere un giorno da favola, indossare l’abito bianco dei sogni, pronunciare il “sì”, scegliere consapevolmente di vivere il resto della propria esistenza con la persona che si è scelta di amare e festeggiare per ore in compagnia di parenti, amici e buon cibo, è un’emozione indelebile e piacevole che resterà per sempre impressa nella nostra mente e nel nostro cuore.
D’altronde a livello storico, per così dire, il matrimonio è una delle istituzioni e dei riti religiosi più antichi di sempre e non siamo esagerati se per sottolineare l’antichità di questa cerimonia esclamiamo che “è una vita che ci si sposa”.
E come ogni cosa bella, emozionante e antica, anche questa porta con sé tutte le tradizione, le scaramanzie e i rituali che ancora oggi molte spose moderne piace rispettare e seguire.
Ad esempio, il rito scaramantico più in voga e mai fuori tempo è quello che la sposa deve avere: “qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di blu, qualcosa di prestato”, l’usanza più rispettata.
Non di rado, insieme alla sposa, il marito riceve anche il suo corredo fatto di tutto il necessario per la vita nella nuova casa, dalle lenzuola matrimoniali fino agli stracci da cucina.
Ma come nasce il corredo? o meglio perché si è soliti preparare il corredo per le “figlie femmine”? La verità è che in passato la famiglia della donna era solita ringraziare il marito per aver scelto e accolto la propria figlia all’interno della sua famiglia, regalando allo sposo la proprietà di una terra, o una somma di denaro o il corredo.
Il corredo, come è ancora tutt’oggi, doveva essere composto non solo da biancheria ma anche da oggetti casalinghi di vario genere. Le famiglie più legate a questa vetusta tradizione erano solite preparare la dote già dalla nascita delle proprie bambine. Una volta, in tempi passati, il valore del corredo rispecchiava totalmente quello dello status economico della famiglia.
Oggi non si da moltissima importanza al fattore economico e allo status, con entusiasmo possiamo dire che certi tabù sono stati superati. E in alcuni casi anche il corredo è ritenuto “superato” e per questo molte famiglie preferiscono non mettere da parte niente da subito, ma comprare lo stretto necessario giusto un periodo prima del matrimonio. Questo succede anche perchè alcuni capi, sicuramente preziosi, contenuti nel corredo sono decisamente datati e spesso così fuori moda che non vengono apprezzati dalla sposa stessa, che abbandona in un baule.
Ma a prescindere da ciò che è contenuto al suo interno, il corredo viene visto come un ricordo familiare, un ricordo che risveglia sentimenti di amore verso le persone che hanno contribuito alla realizzazione, magari un parente stretto, una nonna che non c’è più ma che continua a vivere non solo grazie al nostro ricordo ma anche grazie al capo contenuto nel nostro corredo.
Tutto questo per dire che il corredo come molte cose che ci trasciniamo da tempi antichi, ha saputo modernizzarsi, abbracciando le nuove tendenze i nuovi tempi e restando in molti caso una tradizione imprescindibile.