Apertura delle scuole posticipata, la scelta di Carnevale fa da spartiacque

“Grazie per le attestazioni di stima che mi state inviando.  La mia posizione non vuole essere un’azione di protagonismo bensì una decisione volta alla sicurezza e ad una più precisa organizzazione per l’inizio delle attività didattiche. Alcuni colleghi sindaci stanno valutando anche loro la possibilità di posticipare l’inizio delle lezioni nei loro comuni anche se questa presa di posizione doveva scaturire dall’alto. Ricordo che la scuola è competenza nazionale, la Regione interviene solo per il calendario. Noi sindaci stiamo facendo 100 volte più del nostro compito ma la scuola deve essere la nostra priorità”. E’ questo il commento del sindaco di Monte San Biagio che ieri attraverso la sua pagina Facebook è tornato nuovamente sull’ordinanza con cui ha posticipato l’apertura delle scuole.

Il sindaco Carnevale mentre firma l’ordinanza

Una questione di sicurezza legata alla necessità di una migliore organizzazione in un periodo così complesso come questo segnato dal Covid-19. Comunque Carnevale ha preso una decisione facendo da spartiacque per altri sindaci che proprio in queste ore stanno optando per la stessa scelta. Del resto il sindaco di Monte San Biagio era stato chiaro sin da subito. “Sto per firmare l’ordinanza . aveva scritto due giorni fa sulla sempre dalla sua pagina Facebook –  per posticipare l’inizio delle attività didattiche al 24 settembre 2020. I motivi li conosciamo tutti e sinceramente, non capisco il perché si debba far coincidere l’apertura dell’anno scolastico con le consultazioni referendarie.


Solo con un atto di irresponsabilità si poteva immaginare di aprire il 14, costringendo i sindaci a fare la sanificazione dei locali, poi chiudere due giorni dopo, poi rifare la sanificazione, poi riaprire e poi richiudere perché ci sono comuni che vanno al ballottaggio. Sono convinto che una finestra temporale ulteriore, per quanto breve, consentirà sicuramente una soluzione definitiva per una più completa organizzazione dei plessi scolastici. Ho preso questa decisione a seguito anche della richiesta pervenutami dalla nuova Dirigente Scolastica la quale auspica nel differimento della data di inizio delle lezioni confidando nella mia lungimiranza nel comprendere le criticità del momento.

Mi auguro che i genitori condivideranno con me questa scelta di responsabilità perché la scuola va salvaguardata e non è il luogo per le tarantelle istituzionali”. Una scelta pratica per evitare “tarantelle istituzionali” che rischiano di complicare un quadro, quello della riapertura delle scuole, già molto difficile da gestire.