
Ha messo in pericolo la sua vita per tentare di salvare quella di un ragazzo di origine moldava che stava annegando dopo essersi gettato da un ponte.
E’ quanto accaduto a Danilo Marino, 39enne vigile del fuoco originario di Formia, ma in servizio a Verona.
Marino stava infatti procedendo alle operazioni di recupero del ragazzo che si era gettato nelle acque in piena dell’Adige, quando il ramo dell’albero a cui era assicurato si è spezzato e lo stesso vigile del fuoco è stato trascinato dalla corrente.
A quel punto il pompiere si è trovato egli stesso a dover lottare contro la furia del fiume veronese, per quasi 5 ore e oltre 16 chilometri, finché non è stato recuperato dai suoi colleghi aggrappato vicino a un ponte, in stato di ipotermia.
Trasportato d’urgenza all’ospedale di Borgo Trento, è stato dichiarato fuori pericolo nella mattinata di ieri, lunedì 31 agosto.
“Ho fatto soltanto il mio lavoro, stavo pensando solo a quello, e al dispiacere di non aver salvato una vita”, ha spiegato Marino alle pagine del Corriere della Sera.
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