Lunghi momenti di caos, mercoledì sera, in uno dei centri di accoglienza della provincia di Latina. Una struttura adiacente al Santuario di Cori, in via Padri Trinitari, in cui un gruppo di stranieri era ospite dallo scorso anno. Dopo aver ricevuto la notizia di un trasferimento per essere destinati ad un altro centro, a Giulianello, in modo da fare spazio ai migranti appena giunti in terra pontina dopo essere sbarcati a Lampedusa, alcuni ospiti hanno dato luogo a delle proteste, sfociate con una baraonda conclusasi con un arresto e due carabinieri lievemente feriti. E non solo, purtroppo.
In manette è finito un 35enne originario della Costa d’Avorio che, non volendo fare le valigie perché nel frattempo integratosi, tanto da aver trovato anche un lavoro che col trasferimento a quanto pare temeva di perdere, ad un certo punto ha dato di matto: ha morso uno dei carabinieri sopraggiunti dopo l’inizio delle proteste, per poi prendere a calci un altro militare dell’Arma. Prognosi rispettivamente di 7 e 5 giorni, per i carabinieri. Coda scontata, a quel punto: per lui si sono aperte le porte del carcere, con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Un secondo migrante del Cas di via Padri Trinitari, alla vista degli intervenuti per il trasferimento, si è invece fatto prendere dalla paura, lanciandosi da una finestra dello stabile in cui era ospitato.