Paolo Mazza protocolla le dimissioni: il nodo della Rigenerazione urbana

Quando si dimette un assessore, nella maggior parte dei casi, ci sono sempre delle posizioni ufficiali e poi altre situazioni che maturano dentro maggioranze che scricchiolano, motivazioni che spesso restano solo rumors. Ma lo strappo resta. Nelle ultime ore si è dimesso a Formia l’assessore all’urbanistica Paolo Mazza. Un tecnico prima che un politico considerando che Mazza è ingegnere.

Da Formia città in Comune la nota, via social sulla pagina ufficiale è arrivata: “Senza alcun dubbio – si legge nel post a firma di Rossana Berna, Marco Bianchini,
Pasquale Di Gabriele, Gino Forte, Kristian Franzini e Fabio Papa –  riteniamo pregevole l’opera fin qui svolta da parte dell’assessore Mazza, che invitiamo pertanto a ritirare le proprie dimissioni. Analogo invito al Sindaco a respingerle con decisione. ll gruppo di Formia Città in Comune ritiene inoltre matura, necessaria ed urgente l’approvazione della delibera sulla Rigenerazione Urbana da parte del Consiglio Comunale. Ovviamente preliminare sarà il passaggio nella competente commissione urbanistica, ma va detto che da troppo tempo si attende il doveroso riscontro politico ed amministrativo su questo progetto, che, vogliamo ricordarlo, consentirà una riqualificazione qualitativa di tutto il tessuto urbanistico cittadino e garantirà quel rilancio dell’economia invocato da anni”.


Insomma dimissioni da respingere e poi la questione della delibera sulla Rigenerazione Urbana che diventa un po’ uno “strumento”  per richiamare l’assessore dimissionario. Certo si tratta di un atto davvero importante per la città, che comunque deve ancora passare in commissione urbanistica e che però viene messo in risalto nella nota del movimento civico in relazione alle dimissioni. Appare tuttavia ovvio che quando si parla di rigenerazione urbana e di un progetto che “consentirà una riqualificazione qualitativa di tutto il tessuto urbanistico cittadino e garantirà quel rilancio dell’economia invocato da anni” la responsabilità non possa essere attribuita al singolo.

Paolo Mazza ha come da prassi protocollato la sua lettera. Il nodo sarebbe proprio la Rigenerazione urbana. Quello che l’assessore dimissionario ha sollecitato più volte negli ultimi mesi è tanto per cominciare la discussione nelle opportune sedi istituzionali per velocizzare l’iter della delibera esprimendo il proprio parere contrario circa la possibilità di rinviare la discussione in consiglio a settembre. Insomma Mazza voleva accelerare. Poi un segnale dalla maggioranza e cioè la convocazione di una commissione urbanistica per il 29 luglio che avrebbe portato a discutere il punto sempre tardivamente ad agosto con il rischio anche di non lasciare alle opposizioni i tempi giusti per le osservazioni e la disamina di quanto portato in consiglio.

Negli ultimi mesi Paolo Mazza ha lavorato all’adeguamento del Pua, al Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, al nuovo Regolamento per la monetizzazione degli standard urbanistici, a quello per la gestione dei beni confiscati, alla Variante Nta delle zone F2 e non solo. E per questo le sue dimissioni non sono soltanto da assessore ma anche da tecnico, ed è forse proprio per questo non riesce a ritrovarsi in altri ragionamenti sicuramente legittimi ma molto diversi.