Luna Park sequestrato al porto, troppe ombre sul Comune

Il Comune di Terracina

Un’autorizzazione con poche luci e troppe ombre quella rilasciata dal Comune di Terracina al luna park Suffer, sequestrato nella zona del porto dagli investigatori del locale commissariato e del locale Ufficio circondariale marittimo, supportati dal personale della questura di Latina e del Nucleo speciale di intervento del comando generale Capitanerie di porto.

Sono stati apposti i sigilli alle 33 giostre e Emiliano, Andrea, Adriano, Gianfranco, Simone e Stefano Suffer e Miriam Ferro sono stati indagati con l’accusa di aver occupato arbitrariamente parte del demanio marittimo, di aver invaso un ambito demaniale in area portuale e di aver aperto un luna park senza le prescrizioni dell’Autorità a tutela della incolumità pubblica.


Tanto nella richiesta di sequestro fatta dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto Antonio Sgarrella quanto nel provvedimento di sequestro firmato dal gip Giuseppe Cario diversi però sono appunti i dubbi sull’operato del Comune.

Il 1 giugno un dirigente comunale ha infatti chiesto all’autorità marittima il parere di competenza per far allestire il luna park, specificando che l’area era quella relativa a una determinata concessione marittima più un’ulteriore area di 1.147 metri quadrati.

Titolo però di cui le guardie costiere non hanno trovato traccia, risultando agli atti solo un titolo demaniale marittimo rilasciato nel 2006 per la sola stagione estiva.

Il gip ha quindi precisato che non può considerarsi titolo autorizzatorio “una concessione a carattere temporaneo rilasciata il 15 giugno 2020” dallo stesso dirigente comunale “lì dove quindici giorni prima lo stesso aveva richiesto parere dell’autorità marittima che non risulta rilasciato”.

Una concessione tra l’altro che, come specificato alla Procura dalle guardie costiere, non rientra tra quelle per cui la Regione ha delegato le competenze sul demanio marittimo ai Comuni.

Ancor più chiaro il gip: “Illegittima per tali motivi la concessione a carattere temporaneo rilasciata dal dirigente” “in assenza peraltro dei pareri dell’Agenzia delle dogane, dell’Agenzia del demanio, dell’Autorizzazione paesaggistica”.

Tutti aspetti su cui sono in corso degli approfondimenti.