Via libera alla centrale elettrica che la società romana STN1 srl vuole realizzare ad Aprilia.
Il progetto, a cui ha dato l’ok la Regione Lazio al termine della conferenza dei servizi, il 31 luglio scorso, è contestato sia dal Comune che dalla Soprintendenza per i beni culturali.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha presentato così a ottobre un atto di opposizione all’autorizzazione regionale e avviato un procedimento.
Ma tale provvedimento è stato ora sospeso dal Tar del Lazio.
Dell’iniziativa di Palazzo Chigi la STN1 ha avuto notizia soltanto il 6 marzo scorso e ha fatto subito ricorso al Tribunale amministrativo.
La srl, che vuole realizzare il parco fotovoltaico da 40 Mwp di potenza su un terreno agricolo di 60 ettari a Casalazzara, in località Scalette, per alimentare la linea elettrica dei vicini Comuni di Ardea e Pomezia, ha chiesto ai giudici di sospendere subito il provvedimento di Palazzo Chigi e poi, esaminato il ricorso nel merito, di annullarlo.
E il Tar ha ora congelato l’atto impugnato, specificando che non vi è quindi alcuno stop al via libera regionale per il mega parco fotovoltaico.
Una decisione presa ritenendo che la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia intervenuta trascorsi i termini previsti per l’opposizione.
Un’altra doccia fredda per il Comune di Aprilia, che insieme alla Soprintendenza si oppone a quella che considera l’ennesima servitù su un terreno che il piano paesaggistico regionale inquadra come paesaggio agrario di rilevante valore.
Il ricorso verrà discusso nel merito il prossimo 26 gennaio.