Assolta perché il fatto non sussiste. Si è concluso così, davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, il processo a Virgilia Ciarelli, 38 anni, accusata di estorsione per una storia legata alle vecchie pratiche contro il malocchio.
L’imputata, a partire dal mese di settembre 2015, secondo il pm Giuseppe Bontempo, avrebbe iniziato a chiedere denaro a una donna di Latina per effettuare appunto delle pratiche contro il malocchio.
Il giorno di Capodanno del 2016 Virgilia Ciarelli avrebbe poi alzato il tiro.
Avrebbe detto alla presunta vittima che la sua famiglia era capace di “fare fuori” in qualsiasi momento chi considerava un nemico, che lei era sempre protetta e che avrebbe bruciato vivo chi le avesse fatto del male, precisando alla donna che non le sarebbe accaduto nulla di brutto purché continuasse a versarle il denaro contro il malocchio, estorcendole in tal modo 600 euro.
La 38enne, difesa dall’avvocato Valentina Sartori, dopo la richiesta di rinvio a giudizio ha quindi scelto di essere giudicata con rito abbreviato, allo stato degli atti, e le accuse in aula non hanno retto.
Per l’imputata è così arrivata l’assoluzione.