Spaccio di cocaina, Di Giorgio condannato a un anno e 8 mesi: libero con obbligo di firma

Foto Archivio

Si è concluso oggi, innanzi al Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera, il procedimento a carico di Silverio Di Giorgio, trentenne pluripregiudicato arrestato nel luglio dello scorso anno per spaccio di cocaina.

Il giovane campano residente a Formia era stato fermato a bordo di un’autovettura dagli agenti del Commissariato di Gaeta che, dopo una perquisizione personale, lo trovarono con 33 grammi di cocaina nascosta negli slip e banconote di piccolo taglio in contanti. Durante la perquisizione domiciliare furono inoltre trovati due proiettili calibro 9 nascosti nell’armadio della sua camera da letto.


Di Giorgio, da poco scarcerato in seguito alla rapina eseguita in Provincia di Frosinone alla Oven gas, aveva allacciato, secondo la Procura di Cassino, pericolosi contatti nel settore del narcotraffico, chiedendo oggi in udienza per lui la condanna a 4 anni e 3 mesi di reclusione.

Alla tesi del sostituto procuratore, Emanuele De Franco, si è opposta la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, il quale ha rappresentato al Gip come non vi fosse “alcuna prova di pericolosi contatti” e che si trattasse “di mere ipotesi investigative prive di riscontro”. Chiedendo contestualmente che il fatto venisse riqualificato nell’ipotesi lieve, chiedendo la scarcerazione dell’imputato.

Alla fine il giudice, in accoglimento delle richieste della difesa, ha condannato l’imputato a un anno e 8 mesi di reclusione, disponendone l’immediata rimessione in libertà con l’obbligo di firma.