I meccanismi che possono causare l’incontinenza urinaria in una persona adulta sono molteplici. Non di rado, comunque, il problema è la conseguenza di una combinazione di meccanismi concomitanti. Tra le cause possibili ci sono i problemi funzionali e un incremento del volume urinario, ma anche la cosiddetta incompetenza del collo vescicale, che corrisponde a una condizione di debolezza della muscolatura pelvica o dello sfintere urinario. A volte il disturbo può essere terminato dalla poca coordinazione tra lo sfintere urinario e i muscoli della parete vescicale, ma alle origini dell’incontinenza ci può essere anche una ostruzione del collo vescicale, cioè sul percorso che l’urina compie in uscita dalla vescica.
Alle origini dell’incontinenza
L’aumento del volume di urina può essere dovuto all’utilizzo di diuretici o a una patologia come il diabete, ma anche all’abuso di bevande che contengono caffeina o di alcolici. Tale condizione può rendere necessario il ricorso a mutande assorbenti per l’incontinenza, dal momento che si può verificare un aumento della quantità di urina che viene persa. Non è frequente, però, che ciò si traduca in una situazione di incontinenza cronica.
Che cosa accade nelle persone anziane
Il fatto che la diffusione dell’incontinenza sia più elevata tra le persone anziane non implica che essa rappresenti una conseguenza obbligatoria del processo di invecchiamento. Quel che è certo è che a mano a mano che gli anni passano si verifica una riduzione della capacità di ritardare la minzione e la capacità vescicale. Al tempo stesso si indeboliscono le contrazioni vescicali mentre aumenta la frequenza delle contrazioni vescicali involontarie. Ciò spiega il motivo per il quale la minzione viene ritardata e può risultare incompleta. All’incontinenza contribuisce l’indebolimento del tessuto connettivo della pelvi, dei legamenti e dei muscoli. Vi sono differenze, poi, tra uomini e donne. I soggetti di sesso femminile in età successiva alla menopausa, per esempio, hanno a che fare con un calo del livello di estrogeni, che può essere alla base di un calo della forza dello sfintere uretrale.
I medicinali
Ci sono alcuni farmaci che permettono di trattare diverse tipologie di incontinenza con effetti anticolinergici. Ne derivano conseguenze che possono risultare fastidiose, specialmente per le persone anziane: per esempio stati confusionali e visione offuscata, ma anche stipsi e secchezza della bocca. Come è facile intuire, l’incontinenza è destinata a compromettere in misura significativa la qualità della vita, e può diventare fonte di depressione, di isolamento o di imbarazzo. Essa è una delle ragioni più comuni per le quali le persone anziane si affidano alle case di riposo e alle strutture di degenza a lungo termine. Non va dimenticatoche nei soggetti che sono costretti su una sedia a rotelle o a letto l’urina può favorire la comparsa di piaghe da decubito, dal momento che irrita la pelle. Inoltre, gli anziani che soffrono di incontinenza da urgenza possono rischiare di cadere e quindi di subire fratture quando vanno in bagno di fretta.
I dispositivi assorbenti
Nel novero dei prodotti che possono essere utilizzati per il trattamento dell’incontinenza ci sono anche gli assorbenti per le perdite urinarie. Chi volesse acquistarli può navigare sul sito AMioAgio, che è l’e-commerce del marchio Hartmann: si tratta di un webshop nato per la vendita agli utenti privati. Il catalogo comprende non solo gli assorbenti, ma anche i prodotti per l’autodiagnosi, per l’igiene della persona e per le medicazioni. Tutti gli articoli sono in grado di garantire gli standard di sicurezza più elevati e, al tempo stesso, il massimo del comfort per evitare situazioni di imbarazzo a chi già si vergogna del proprio problema.
E se il farmaco fosse il problema?
A volte alla base del problema può esserci proprio l’assunzione di un determinato farmaco. In una situazione del genere, il medico curante può scegliere di sostituire il medicinale o semplicemente di intervenire sulla sua posologia, così che i sintomi possano essere attenuati. Può essere utile, per esempio, modificare l’orario in cui un diuretico viene somministrato in maniera che nel momento in cui il medicinale comincerà a fare effetto il paziente possa avere un bagno a disposizione. Ovviamente sia il cambiamento della posologia che una eventuale interruzione dell’assunzione di un farmaco devono essere stabiliti dal medico e non possono essere decisi dal paziente in autonomia. Per quel che concerne i farmaci deputati al trattamento dell’incontinenza, invece, essi non devono sostituire le misure generiche ma integrarle. Il loro compito è quello di aumentare il tono sfinterico o, a seconda dei casi, favorire il rilassamento dei muscoli della parete vescicale.