Nicola Reale, esponente del movimento politico di “Partecipazione Attiva” scrive alle forze dell’ordine, alla Regione, al Comune di Speronga e al Prefetto di Latina, chiedendo la confisca dell’hotel Grotta di Tiberio.
“Nessuna assoluzione per la lottizzazione abusiva. L’illecito è di carattere permanente ed imprescrittibile e si aggiunge ai reati già comprovati dalla sentenza della Corte di Cassazione. Il Movimento “Partecipazione Attiva” chiede al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Sperlonga di eseguire le decisioni giudiziarie, di applicare la legge e di procedere alla confisca della struttura alberghiera. In caso di ulteriori omissioni da parte dell’Ufficio Tecnico si profilerebbe per il sindaco, che è anche proprietario dell’Hotel, una situazione di incompatibilità ambientale per la quale “Partecipazione Attiva” chiederà al prefetto lo scioglimento del Consiglio comunale.”
La nota del movimento “Partecipazione Attiva”
Nella missiva, inviata, in particolar modo in un passaggio inerente la sentenza, si accusa: “la sentenza rende esplicito che sulla base della documentazione in possesso del Tribunale non è stato possibile prosciogliere gli imputati dall’accusa di lottizzazione abusiva. Come dire: il reato c’è ma non è più punibile essendo maturati i tempi di prescrizione del reato stesso. Ma c’è di più: a fronte del riconoscimento della propria impossibilità a procedere, il giudice dispone nella stessa sentenza la “trasmissione degli atti all’autorità amministrativa per quanto di competenza”.