Ancora una storia di soprusi che viene dalla provincia di Latina questa volta con un esito purtroppo tragico. A raccontarlo il giornalista scrittore Marco Omizzolo dalle pagine de Il Manifesto. Lo scorso 6 giugno un bracciante indiano di 25 anni di nome Joban Singh si è tolto la vita all’interno del residence Bella Farnia Mare presumibilmente dopo essere caduto in depressione perchè sfruttato.
Una paga da 500 euro e una regolarizzazione mai arrivata, e poi la necessità badare alla madre e alla sorella. Come evidenziato da Omizzolo la sua storia come altre sono ora un problema di giustizia che a tutti i livelli va affrontato.