Maturità 2020: quale corso di laurea scegliere poi?

L’importanza dell’esame di maturità e la nuova formula del 2020

L’esame di maturità ha rappresentato e rappresenta per gli studenti, oltre al termine delle scuole superiori, un momento fondamentale della propria vita. Non a caso ad esso sono stati dedicati film, canzoni e, ogni anno, i media ne raccontano la cronaca. Senza dubbio quella di quest’anno sarà ancor di più sotto la lente di ingrandimento dell’opinione pubblica italiana, poiché per la maturità 2020 si tratta di un’edizione senza precedenti. Com’è noto si svolgerà infatti in un’unica sessione orale dalla durata di circa 60 minuti, durante la quale al candidato verrà chiesto anche di effettuare esercitazioni pratiche, davanti a una commissione composta da soli membri interni e con il solo presidente esterno.


 

Fatto l’esame, cosa succede dopo?

Gli studenti e le studentesse, però, dopo aver affrontato questo cosiddetto maxi-colloquio, e magari essersi goduti le meritate vacanze, si troveranno ad affrontare un altro quesito ancora più determinante: cosa fare adesso? La prima risposta riguarda certamente l’intenzione o meno di continuare gli studi. Ma, una volta risolta questa questione, se ne apriranno altre ancora, tra cui, in caso si scelga per il proseguimento della carriera accademica: quale corso di laurea scegliere e a quale università iscriversi?

 

La situazione delle università in Italia

D’altronde nel nostro Paese sono presenti 96 diversi atenei, ognuno diverso dall’altro per posizione geografica, piano di studi e anche per le diverse modalità di apprendimento erogate. Infatti, tra queste 96, vanno considerate non solo le più tradizionali università statali, ma sono compresi anche 11 istituti online riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

 

L’importanza dell’e-learning nella società contemporanea

Nel difficile periodo di lockdown, è risultato chiaro a tutti quanto sia importante garantire ai propri iscritti un sistema di apprendimento che vada oltre la didattica più tradizionale di presenza frontale. Grazie alla tecnologia, che è venuta in supporto, è stato possibile continuare le lezioni, dalle elementari fino alle lauree, e abbiamo avuto più familiarità con il termine e-learning. Purtroppo, alcuni istituti non si sono fatti trovare adeguatamente preparati a questa situazione, non solo per carenze di infrastrutture, ma anche perché mancavano metodologie consolidate per l’apprendimento digitale.

 

Le università telematiche, dalla rete al territorio

Per questo motivo, a trovarsi in una posizione di vantaggio competitivo in questo ambito, sono stati quegli attori che sono nati e hanno sviluppato le proprie competenze sul web. Alcune tra queste università telematiche hanno però deciso di andare oltre la semplice presenza virtuale, mettendo a disposizione delle strutture che permettano di essere raggiungibili anche fisicamente, qualora ci sia la volontà da parte degli studenti. Si tratta, come ad esempio nel caso dell’università telematica Unicusano, di un campus immerso nel verde e, riprendendo lo stile statunitense, dotato di residenza per studenti, laboratori didattici e aule all’avanguardia, oltre ad altri servizi come palestre, bar e mensa. Un ambiente dotato di tutti i confort in cui, oltre ad una completa offerta formativa, sarà possibile sviluppare la socialità con colleghe e colleghi di studi.