Si è concluso oggi il processo a carico di M.S., 50enne di Castelforte accusato di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti a carico di una donna di Formia, all’epoca sua convivente: l’uomo è stato assolto.
Il 23 marzo del 2019 presso l’abitazione della donna, dopo una richiesta di aiuto telefonica, intervennero i carabinieri, arrestando in flagranza il 50enne, traendolo innanzi al Gip del Tribunale di Cassino.
Difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, l’interessato ha subito negato ogni accusa, rispondendo alle domande del Giudice per le indagini preliminari e sostenendo di essere vittima di una gravissima calunnia. Il suo legale produsse messaggi ed audio tra i due, sostenendo la consensualità del rapporto e l’innocenza del proprio assistito, al quale comunque il Gip applicò il divieto di avvicinamento alla donna.
Successivamente, la donna sporse un’ulteriore denuncia, parlando di una nuova aggressione fisica, con i carabinieri che su disposizione del Tribunale di Cassino arrestarono daccapo il 50enne, sottoponendolo a lunghi mesi di arresti domiciliari.
Oggi, a conclusione del dibattimento, come accennato in apertura in favore dell’uomo è arrivata la sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”. Accogliendo peraltro il collegio giudicante, presidente Donatella Perna, a latere Tania Tavolieri e Cristina Sangiovanni, l’ulteriore richiesta dell’avvocato Cardillo Cupo di trasmettere gli atti alla Procura affinché persegua la donna “per la gravissima calunnia posta in essere”.