Ha una importanza storica oltre che religiosa la pratica dei sette sabati in preparazione della Madonna della Civita a Itri che affonda le sue radici nella tradizione ma soprattutto nella fede. Leggiamo e pubblichiamo una nota di padre Antonio Rungi:
“Sono 100 anni esatti, da quando in Itri (Lt) è iniziata la pratica religiosa dei sette sabati in preparazione alla festa della Madonna della Civita, che si celebra il 21 luglio di ogni anno.
Domani, 6 giugno 2020, si inizia questo nuovo itinerario annuale, che si concluderà il 18 luglio e che porterà gli itrani e i devoti della Madonna della Civita, nel rispetto delle norme sul Covid-19, a salire a piedi al Santuario, per pregare, confessarsi, partecipare alla santa messa e svolgere la supplica alla Madonna della Civita”, è quanto scrive padre Antonio Rungi, delegato arcivescovile per la vita consacrata dell’arcidiocesi di Gaeta e vice-superiore della comunità passionista di Itri-Civita, per presentare l’annuale devozione popolare in onore della Madonna della Civita, che inizia domani.
Tre gli appuntamenti, al momento, previsti nel corso dei sabati, la messa delle ore 7 con i pellegrini di Itri, quella delle ore 11.00 e quella delle ore 17 per gli altri pellegrini. Il santuario nel rispetto delle norme sanitarie e del distanziamento sociale può ospitare, per ogni celebrazione 50 fedeli, per cui questa pratica religiosa subir, come è ovvio, una riduzione numerica di partecipanti piuttosto consistente.
“Inizialmente – precisa padre Rungi – dopo il primo conflitto mondiale, nel 1920 la pratica dei sette sabati viene svolta come preghiera singola, individuale o al massimo nelle chiese parrocchiali di Itri. Solo con l’arrivo dei passionisti al Santuario, nel 1985 si iniziò a strutturare meglio questa pratica con il pellegrinaggio a piedi al santuario, alle 5 del mattino, attraverso il sentiero che dalla località Raino di Itri arriva fino al santuario, con oltre un’ora di cammino, tra il verde dei Monti Aurunci, seguendo l’antica strada che porta al Santuario, contrassegnata dalle 14 stazioni della Via Crucis. Lungo il percorso i fedeli pregano, cantano, sostano in meditazione, accompagnati dal parroco, o vice parroco, da un sacerdote per essere accolti all’arrivo al santuario dai religiosi passionisti per la confessione o la guida spirituale, dove troveranno il Rettore, padre Emiddio Petringa e Vice-Rettore, padre Francesco Vaccelli. Stesso discorso di pellegrinaggio e piedi ed arrivo al santuario, con inizio nel primo pomeriggio per i devoti di altre comunità che sono abituati a svolgere questa pratica devozionale dei sette sabati, che, quest’anno, in tempo di coronavirus, va regolamentata e gestita nel rispetto delle norme”.
Per far fronte a tale necessità, la pratica della preghiera dei sette sabati verrà assicurata anche nella chiesa-conventuale dei passionisti di Itri-Civita e le riflessioni saranno guidate da padre Cherubino Di Feo, per oltre 30 anni a servizio pieno e completo del santuario della Civita, mentre la messa sarà presieduta da padre Antonio Rungi, vice-superiore della comunità.
Alle ore 6,30 i fedeli potranno svolgere il loro mini pellegrinaggio a piedi, raggiungendo la Chiesa della Madonna di Loreto, in Itri e partecipare, alle ore 7.00 al Rosario e poi alla santa messa. Anche qui il numero dei fedeli è contingentato e possono essere accolti fino ad un massimo di 60 devoti.
“Al di là dei limiti imposti da questa epidemia – afferma padre Rungi – tutti i devoti della Madonna sentono la necessità spirituale di continuare queste antiche pratiche religiose e devozionali, non solo per non perdere una santa tradizione mariana, ma per alimentarsi spiritualmente in preparazione alla festa della patrona di Itri e della compatrona dell’Arcidiocesi di Gaeta. La speranza e una prospettiva di rinascita devono spingere i cristiani e soprattutto i devoti della Madonna ad abbandonare la paura, l’ansia e l’angoscia per quanto sta accadendo ed aprire con fiducia al Signore, sull’esempio di Maria, Madre di Dio e della Chiesa”.