Continua incessante l’attività della Polizia di Stato di Latina. Gli agenti della Questura di Latina hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare in carcere emesso dal Gip del Tribunale del capoluogo nei confronti di T.G., 56enne nato a Sarno (SA) e residente a Latina, pregiudicato, per reati contro il patrimonio, la persona, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo era sottoposto all’obbligo di firma, ma da diverso tempo non ottemperava e si era reso irreperibile: pertanto l’autorità giudiziaria, su richiesta della Questura, ha aggravato la precedente misura.
I poliziotti, inoltre, hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di A.A., 26enne di Latina con precedenti di polizia che deve espiare una pena di 10 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio.
Il Questore Spina ha poi emesso 9 avvisi orali e due provvedimenti Daspo. Attraverso la misura di prevenzione dell’avviso orale, “il Questore avvisa il destinatario dell’esistenza di indizi precisi sulla sua condotta illecita e lo invita a tenere un comportamento conforme alla legge”. Ai destinatari è stato imposto di non accompagnarsi con altri pregiudicati. In caso di inosservanza alle prescrizioni, potranno essere sottoposti a una misura di prevenzione personale più grave della sorveglianza speciale.
Gli avvisi orali sono stati applicati dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine di Latina nei confronti delle seguenti persone:
1) C.G., 46enne nato e residente a Latina, con precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, tratto in arresto recentemente nel marzo 2020;
2) D.A, 40enne nato a Latina e residente a Cisterna di Latina, con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, stupefacenti, armi, tratto in arresto recentemente nell’aprile 2020;
3) C.G., 46enne nato a Torre del Greco e residente ad Aprilia, con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, tratto in arresto recentemente nel febbraio 2020;
4) S.A., 37enne nato e residente a Latina, con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, stupefacenti, violazione legge armi, rissa, evasione, attualmente detenuto agli arresti domiciliari.
5) J.A., 27enne nato e residente a Latina, con precedenti per reati contro il patrimonio, la persona, armi, stupefacenti, violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale;
6) M.A., 42enne nato a Roma e residente ad Aprilia, con precedenti per reati contro il patrimonio ed armi, tratto in arresto recentemente nel febbraio 2020;
7) C.S., 31enne nato a Sezze e residente a Roccagorga, con precedenti per reati contro la persona, arrestato recentemente nel mese di aprile 2020 per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;
8) D.V.A., 46enne nato a Sezze e domiciliato a Pontinia, con precedenti per reati contro il patrimonio e recentemente nel mese di aprile 2020 arrestato per droga, violazione legge sulle armi, ricettazione.
9) K.Y., 31enne nato in Gambia e domiciliato a Latina, con precedenti per stupefacenti, violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, arrestato nel mese di aprile 2020.
Sempre a cura della Divisione Anticrimine, nel quadro delle attività dirette a contrastare il fenomeno delle violenze in occasione di manifestazioni sportive, sono stati emessi due provvedimenti Daspo, uno per anni cinque con l’obbligo della firma, essendo recidivo, nei confronti di A.Z., 29enne residente a Cisterna di Latina, e l’altro semplice per anni uno nei confronti di C.C., 19enne residente anche lui a Cisterna: secondo gli accertamenti, in occasione dell’incontro di calcio tra le squadre Pro Cisterna Sermoneta – Sora, valevole per il campionato di calcio di eccellenza regionale girone B 2019/2020, disputatosi il giorno 19 gennaio 2020 presso il campo sportivo “U.Righetti” di Latina Scalo, si erano resi responsabili, quali tifosi della squadra del Pro Cisterna Sermoneta, del lancio di due bottiglie di plastica dagli spalti, indirizzate all’arbitro e a dei giocatori. La loro identificazione è avvenuta a seguito delle indagini svolte dalla Digos, che ha contestualmente provveduto a denunciare i due giovani alla Procura pontina.