Ermete Labbadia, laureato da anni in economia e commercio ma appassionato e con una tesi in statistica, continua ad accompagnare in esclusiva h24notizie.com nella lettura dei dati del contagio dell’emergenza Covid-19.
“Continuano le notizie incoraggianti in Italia anche dopo i dati comunicati il 18 maggio.
Come avevamo previsto qualche settimana fa “la consapevolezza dell’esistenza del virus, la conseguente prudenza adottata dalla maggior parte degli Italiani, il fatto che, come diciamo da diverso tempo, la curva reale del contagio stia scendendo in modo più netto di quello che raccontano i Bollettini quotidiani, contribuirà a far sì che anche questa volta numeri settimanali dei nuovi positivi a nostro avviso tenderanno sempre man mano a decrescere e non a crescere.”
I nuovi casi positivi accertati in Italia il 18 maggio sono 451.
I dati dei nuovi casi in Lombardia, come avevamo preannunciato da diversi giorni, stanno scendendo abbastanza rapidamente: 399; 326 e 175 i casi accertati negli ultimi tre giorni a fronte dei 502; 282 e 364 registrati sabato, domenica e lunedì della settimana precedente.
In calo per il 43° giorno consecutivo il numero delle persone che occupa le terapie intensive: 749 (863 il giorno precedente) e questo nonostante il numero dei decessi giornalieri si sia abbassato sensibilmente: 99 (145 il giorno precedente).
Nella tabella troviamo nella prima colonna i casi accertati da inizio epidemia.
Nella seconda colonna della Tabella i nuovi casi positivi accertati ieri. Solo 2 regioni (Lombardia e Piemonte) fanno registrare più di 40 nuovi casi.
Ben 15 regioni fanno registrare meno di 15 casi!
Le due colonne successive ci indicano la media giornaliera dei casi calcolata nelle ultime due settimane, cioè dal 5 all’11 maggio e dal 12 al 18 maggio.
L’ultima colonna ci indica il rapporto tra questi due valori: quindi dove il numero è superiore ad 1 vuol dire che la media dell’ultima settimana è maggiore e quindi la situazione è peggiore.
Tutte le regioni con più di 10 casi di media fanno registrare un valore inferiore a 1 e tutte le regioni sotto i 10 casi di media fanno registrare un valore inferiore a 1,5.
Nel grafico di oggi notiamo l’andamento del rapporto positivi/tamponi in Italia, uno dei dati da tenere più sotto osservazione: i valori peggiori ci sono stati il 17 marzo (il 33% dei tamponi effettuati era positivo) ed il 19 marzo: 30%.
Il rapporto è sempre gradualmente sceso ed ha fatto registrare il suo minimo il 17 maggio: 1,123% . Il valore di ieri è di poco superiore: 1,239%.
Il 3 maggio, immediatamente prima dell’inizio della fase 2, il rapporto positivi/tamponi in Italia era 3,1%, quindi 2 volte e mezzo superiore (peggiore) rispetto a quello registrato ieri”.