Siamo ancora alle bozze del “Decreto Rilancio” e già fioccano le critiche. Una di queste vede protagoniste il fondo emergenza previsto per le emittenti e tv locali, che nelle scorse settimane avevano lanciato l’appello sulla questione.
Appello al momento sembrerebbe inascoltato, perché sono diversi ad insorgere alle sole voci che iniziano a girare in questi giorni.
“Le radio locali – ci ha spiegato il direttore di Radio Civita inBlu – don Maurizio Di Rienzo – non hanno mai ‘chiuso’ in questa emergenza, continuando a trasmettere musica, informazione, aggiornamenti, intrattenimento. Da anni – spiega nel suo intervento sulla questione – si assiste a un calo del sostegno all’emittenza radiofonica, sia commerciale che comunitaria, mentre aumentano gli ascolti del mezzo radiofonico”.
L’idea, neppure serve spiegarlo, è quella di chiedere maggiore attenzione al Governo sulla questione. Rivendicando come le radio e le tv locali – e tutti i media in generale – siano stati in prima linea in questa emergenza pandemica, pronti a raccontare i fatti, a raccogliere le voci, ad entrare nella vita e nelle case delle persone, costrette al lockdown.
Per questo i 20 milioni di euro di cui si parla, sembra un cifra che appare inadeguata rispetto al coraggio e al senso di responsabilità mostrato in questa fase storica.