Documenti falsi per sfuggire alla cattura, Marano condannato

Aver esibito documenti falsi ai carabinieri che dieci anni fa lo fermarono a Scauri per un controllo è costato una condanna definitiva a Domenico Marano, 63 anni, originario di Giugliano in Campania e ritenuto dagli inquirenti esponente del clan camorristico Mallardo.

I militari dell’Arma bloccarono il campano, in quel momento latitante da un anno e sul quale pendeva un mandato di arresto per detenzione illegale di armi e ricettazione, sull’Appia.


Marano era a bordo di un’Audi A4 e, cercando si sfuggire alla cattura, esibì dei documenti risultati falsi.

Il latitante venne quindi arrestato e per quei documenti contraffatti ha ora incassato una condanna definitiva.

Condannato in primo grado dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, il 63enne aveva ottenuto uno sconto di pena in appello: undici mesi e dieci giorni di reclusione.

Una sentenza confermata dalla Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso di Marano.